Con tutto il rispetto per le analisi sulla parità di genere effettuate da diversi soggetti istituzionali ci sembra che non si presti sufficiente attenzione agli aspetti legati alle condizioni materiali di svolgimento delle prestazioni lavorative. Condizioni caratterizzate da una flessibilizzazione sempre più spinta che favorisce il diffondersi di forme lavorative contraddistinte da incertezza, discontinuità e svalorizzazione delle competenze personali. È inutile stracciarsi le vesti per lo scarso numero di donne laureate in discipline scientifico-tecnologiche quando nel nostro Paese dilaga il precariato, sia nel privato che nel pubblico. E notoriamente le forme di lavoro precario sono le meno garantite sotto il profilo delle tutele
Comparti e aree. Firmata l’ipotesi di accordo quadro 2022-2024
Il 9 gennaio scorso è stata sottoscritta l’Ipotesi del Contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale (2022-2024).
Il testo definisce la composizione dei comparti di contrattazione collettiva per il triennio 2022-2024. Vengono confermati, anche con riguardo all’assetto, i comparti Funzioni centrali, Istruzione e ricerca, Funzioni locali e Sanità. Analogamente, per quanto attiene alle Aree della dirigenza, si conferma l’attuale composizione. L’ipotesi diverrà operativa a seguito della sottoscrizione definitiva del CCNQ che avverrà a conclusione della fase di controllo prevista dal d.lgs. n. 165/2001.