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Alle lavoratrici e ai lavoratori dell'UIEPE di Palermo,
è importante ricordare il famoso detto: «Una rondine non fa primavera».


La recente decisione del Giudice del lavoro di Palermo, ha solo confermato che l'azione della Direzione
dell'UIEPE del capoluogo siciliano durante le trattative con le OO.SS del Corpo di Polizia penitenziaria è
conforme alle regole contrattuali specifiche del Comparto Sicurezza.
Le regole contrattuali nel settore della Sicurezza, infatti, sono nettamente differenti da quelle relative alla
contrattazione con il Comparto Funzioni Centrali, e quindi non ha senso paragonare situazioni totalmente
diverse, opportunamente, diversamente valutate dalla Magistratura del lavoro.
Tuttavia, questo non giustifica l’enorme criticità dell'attuale gestione dirigenziale dell’UIEPE di Palermo,
caratterizzata dall'incapacità di dialogo e dalla violazione dei diritti fondamentali dei lavoratori appartenenti
al Comparto Funzioni Centrali.
Semmai, la liceità del comportamento adottato con le OO.SS. dell’altro Comparto, porta ad evidenziare in
maniera stridente l’atteggiamento pregiudizievole, scientemente osservato nei confronti della stragrande
maggioranza del personale che opera nell’Ufficio EPE di Palermo.
È necessario fare chiarezza: sebbene la direzione dell'UIEPE palermitano abbia mantenuto un
comportamento formalmente irreprensibile durante le trattative sindacali con l’altro Comparto, ciò non
giustifica il comportamento inquietante, inconcepibile e negazionista dei più elementari diritti che ha fin qui
tenuto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori delle Funzioni Centrali.
Non a caso, questa Organizzazione Sindacale ha segnalato queste irregolarità all'Amministrazione Centrale,
la quale, purtroppo, ancora stenta a prendere i provvedimenti adeguati alla grave situazione, nonostante
l’azione incisiva di questa O.S. abbia invece portato alla condanna della Dirigente al vertice dell’UIEPE
proprio da parte della medesima Magistratura del lavoro, a riprova che le nostre erano e sono ragioni fondate
e sacrosante.
Tant’è che è in corso, nei confronti della medesima Dirigente, l’attività di recupero – da parte della stessa
Amministrazione Centrale - delle somme inerenti la condanna al pagamento delle spese di lite!
È cruciale, quindi, continuare a difendere i principi di tutela e rispetto della dignità dei lavoratori dell'UEPE
di Palermo, specialmente nel comparto delle funzioni centrali, spesso il meno tutelato nel contesto
penitenziario.
Sul punto, quindi, spiace dover commentare, peraltro, proprio il comunicato di un nostro settore ma corre
l’obbligo di assoluta chiarezza, nei confronti di un personale che merita tutela ed attenzione per l’attività
delicata che svolge.
Infatti, non è comprensibile il senso del comunicato: lo stesso riguarda una vicenda marginale che
certamente non può né deve essere affiancata alla lotta contro le sopraffazioni quotidianamente patite dal
personale dell’UIEPE di Palermo.
Allo scopo di essere cristallini: la posizione della UILPA è di assoluta disapprovazione della modalità di
gestione con cui l’attuale dirigenza dell’UIEPE di Palermo gestisce il personale!

Peraltro, nello specifico, è evidente come la citata nota sia stata redatta frettolosamente: fermo restando il
prezioso e significativo apporto offerto dal Corpo di Polizia penitenziaria nel rendere concretamente attuate
le misure alternative alla detenzione, vengono, infatti, attribuite al Comparto sicurezza, attività, quali le
relazioni relative all’idoneità del domicilio, dell’attività lavorativa, nonché l’accertamento delle condizioni
economiche e finanziarie di quanti siano ammessi all’area penale esterna ed alle misure alternative alla
detenzione, che sono invece peculiare appannaggio dei Funzionari di Servizio Sociale.
Il Funzionario di Servizio Sociale, infatti, è quella figura professionale tecnica altamente specializzata che, in
virtù della specifica formazione e competenza necessarie, svolge queste attività per conto
dell’Amministrazione ed in supporto alla Magistratura di Sorveglianza, nell’opera fondamentale di recupero
e reinserimento sociale del reo, aspetto, quest’ultimo, centrale nella visione dei Padri costituenti per attribuire
lo scopo democratico al contesto penitenziario.
È essenziale, quindi, per la scrivente Organizzazione Sindacale che le diverse figure professionali si
integrino, collaborando ma altresì rispettando gli specifici ambiti di competenza.
Rimarcando il nostro pieno sostegno ai lavoratori dell'UEPE di Palermo, come Organizzazione Sindacale
siamo concentrati nel continuare a migliorare le loro condizioni di lavoro.
Siamo, infatti, già impegnati a contrastare lo stress da lavoro correlato, così evidente in quanti
lavorano all’UIEPE di Palermo, proprio in virtù di quell’attenzione spasmodica che la UIL ha nei
confronti della salubrità e sicurezza dei luoghi di lavoro.
Inoltre, stiamo lavorando per chiarire l’altra annosa questione, relativa al mancato riconoscimento
dei buoni pasto alle lavoratrici ed ai lavoratori della UIEPE di Palermo, che rappresenta un
evidente danno economico per il personale.
Entrambe le vertenze sono già adesso oggetto di forte confronto con il DGMC!
Queste azioni dimostrano il nostro impegno per un ambiente di lavoro equo e sostenibile per tutti i
dipendenti dell’Ufficio EPE palermitano
Continueremo la nostra lotta fianco a fianco dei colleghi dell'UIEPE di Palermo fino a quando non
avremo raggiunto tutti i nostri obiettivi di miglioramento del luogo di lavoro ed il rispetto della
DIGNITA’ delle lavoratrici e dei lavoratori!