In data 26 giugno 2024, la UILPA (Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione) ha inviato un comunicato urgente ai vertici del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e al Vice Ministro della Giustizia, denunciando una situazione di grave criticità presso l'Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna (UIEPE) di Palermo.
Il documento, firmato dal Coordinatore Generale Domenico Amoroso, evidenzia un perdurante stato di agitazione del personale, che si protrae ormai da oltre due anni. Al centro delle contestazioni vi è la gestione dell'attuale Dirigente Reggente, accusata di instaurare un clima di forte tensione attraverso modalità di amministrazione definite "insostenibili".
Tra le problematiche segnalate, spicca il ricorso eccessivo a contestazioni disciplinari e procedimenti sanzionatori, che secondo il sindacato avrebbero il solo scopo di mantenere il personale in uno stato di costante subordinazione. La UILPA denuncia inoltre l'uso di disposizioni esclusivamente orali, pratica che aumenterebbe l'incertezza e il disagio tra i lavoratori.
Il comunicato fa riferimento a precedenti azioni legali, tra cui una sentenza che ha condannato l'Amministrazione per comportamento antisindacale. Nonostante ciò, la situazione non sembra essere migliorata, portando il sindacato a minacciare ulteriori e più incisive azioni di protesta.
Tra le iniziative annunciate, la UILPA si impegna a:
- Avviare presso l'INAIL procedure per la verifica dello stress da lavoro correlato.
- Sostenere la difesa legale dei colleghi oggetto di procedimenti disciplinari.
- Ricalcolare le prestazioni svolte dal personale per quantificare eventuali danni economici.
Il sindacato chiede l'intervento immediato delle autorità competenti, inclusi il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e il Ministero della Giustizia, per risolvere definitivamente questa "pericolosa situazione" che rischia di incidere negativamente sulla salute dei dipendenti e sull'efficienza del servizio pubblico.
La UILPA sottolinea come, nonostante le ripetute segnalazioni e le sentenze emesse, la direzione dell'UIEPE di Palermo continui a mantenere un atteggiamento che viene definito "abnorme". Il sindacato si interroga sull'apparente assenza di interventi risolutivi da parte degli organi superiori, in particolare del DGMC (Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità).
In conclusione, il comunicato ribadisce l'impegno della UILPA a non abbassare la guardia nella tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori, preannunciando la possibilità di ulteriori azioni democratiche di lotta qualora la situazione non dovesse migliorare.
La vicenda dell'UIEPE di Palermo si configura quindi come un caso emblematico delle tensioni che possono emergere nella pubblica amministrazione, mettendo in luce l'importanza del dialogo tra istituzioni, dirigenza e rappresentanze sindacali per garantire un ambiente di lavoro sereno ed efficiente.
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