A cura di Adriana Aronadio
Quella che vi racconto stasera è la storia di Franca Viola, ragazza di Alcamo, Sicilia, profondo sud.
Siamo nella Sicilia in cui non ci sono più i grandi latifondisti di Pirandello e Verga, ma in cui persiste un assetto sociale ed economico che potremmo definire di tipo agricolo. E' la Sicilia dei primi anni '60. Vige il patriarcato, e le donne sono degli oggetti di proprietà dell'uomo. In quella Sicilia i lustrini dell'Italia degli spettacoli, arrivano solo con la televisione e con i fotoromanzi, da Bolero a Grand Hotel. Ma sono solo degli echi di una realtà lontana che sta oltre lo Stretto. Una realtà che nella mente di tutti, nella mente del popolo, è una diavoleria.
E' quella stessa Sicilia fotografata benissimo da Pasolini nel suo documentario sui costumi sessuali della Sicilia di quegli anni.
In questa Sicilia, ad Alcamo vivono i Viola. Papà Bernardo, moglie e la figlia Franca. Franca conosce un giovane, ricco e potente, mafioso del posto: tale Melodia . Lui la vuole: Franca no. Franca non lo ama. Ma in quella Sicilia la volontà di Franca non conta nulla : non si sa cosa sia l'autodeterminazione sentimentale delle donne.
Perchè si usa che i matrimoni siano fatti a tavolino dalle famiglie. E si usa anche che la donna debba arrivare illibata, vergine, al matrimonio. Nella Sicilia agricola, povera e bigotta di quel tempo, la legge non scritta, la legge dell'onore, prevale sulla legge scritta, quella dello Stato.
Melodia non può tollerare il rifiuto di Franca Viola, e perciò con 7 suoi compari, organizza il rapimento in pieno giorno, di Franca: Franca viene prelevata di peso da casa sua, tra le grida della madre e l'indifferenza omertosa dei suoi vicini di casa e dei passanti.
Franca viene tenuta sequestrata diversi giorni. Franca viene violentata dal Melodia. Franca perde la sua verginità nel peggiore dei modi: con una violenza.
I carabinieri, a questo punto ricevono una soffiata: la ragazza sarebbe detenuta presso l'abitazione di alcun parenti del Melodia: la soffiata è giusta e così dopo un rocambolesco tentativo di fuga del Melodia per i tetti, Franca viene liberata e il Melodia viene arrestato. In seguito vengono presi anche i suoi compari.
I giornali all'inizio si disinteressano della storia, perchè sembra essere una come tante. Il finale, scontato, sembra essere quello che già tante volte si è ripetuto in quegli anni, in quelle terre, e che si rinnova da secoli. La ragazza violentata è disonorata, e l'unico modo per colmare il disonore è sposare il suo violentatore. Così dice la legge non scritta. Le colpe del violentatore saranno espiate con quel matrimonio riparatore: lo dice anche l'art. 544 del codice penale, secondo il quale se l'uomo sposa la donna che ha violentato il reato si estingue.
Ma all'improvviso un fulmine a ciel sereno. Franca dice no! Questa giovane ragazza dice no a sua madre, no a Melodia, no al paese intero, no alla mafia che le brucia il giardino e uccide il bestiame per intimidirla, dice no a tutti. Contro tutto e contro tutti, contro una società arcaica e maschilista Franca ha il coraggio di dire che non vuole sposare un uomo che non ama, un uomo che per giunta l'ha violentata.
Solo Bernardo Viola la appoggia. Le dice: “se questa è la tua volontà allora andremo fino in fondo”. Franca rivendica il suo diritto di autodeterminarsi, ed apre la strada per tante donne siciliane. I Viola si indebitano fino al collo per pagare gli avvocati: ma non mollano ed alla fine Melodia viene processato e condannato a 11 anni, così come tutti i suoi compari.
Sia chiaro: Franca Viola vivrà anni di profondo isolamento. Anni difficili in cui si chiuderà in casa. Anni in cui tenterà di uscire pochissime volte di casa. Ogni volta che esce il paese la addita e apostrofa come pazza, svergognata, disonorata e così via...Nessuno la vuole più, nè sposare nè frequentare. Franca è isolata, perchè anche se la legge scritta dello Stato le ha dato ragione, la legge non scritta del paese l'ha già condannata da tempo. In un sondaggio di quel tempo il 70 % dei siciliani dichiarò che non avrebbe mai sposato Franca Viola.
Terremoto del Belice: anche Alcamo crolla. E tra gli sfollati c’'è anche la famiglia Viola. Qui in mezzo alle macerie di un mondo che sembra finire, la vita di Franca Viola ricominicia. Nel momento più inaspettato Franca conosce un ragazzo, se ne innamora, e anche lui la ama. Si sposano.
Franca ha vinto.