Lettera aperta a tutto il personale

In data 16-01-2014 ho inviato a tutti voi ed ai Vertici dell’Agenzia delle Entrate di Palermo una lettera in cui chiedevo delle risposte in merito agli atti di cessazione degli incarichi ex art. 18 (posizioni di Capo Team).

In maniera particolare ho analizzato la posizione lavorativa e professionale di un mio assistito, in cui con chiarezza ho potuto evidenziare che l’Amministrazione aveva emanato il provvedimento senza fornire all’interessato le dovute e dettagliate motivazioni della cessazione dell’incarico.

Ho mandato a tutti voi la mia lettera per aprire una riflessione in merito al comportamento assunto dall’Amministrazione nei confronti dei cinque Funzionari coinvolti nei provvedimenti suddetti.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno voluto manifestare il loro personale apprezzamento per la lettera che ho inviato, segno che una riflessione si è avviata.

In questi giorni ho avuto modo di incontrare tutti gli altri Funzionari interessati al provvedimento che mi hanno sottolineato il fatto che gli obiettivi 2013 sono stati raggiunti ma che non sono stati chiamati dall’Amministrazione per giustificare l’eventuale operato negativo della loro attività lavorativa.

L’Amministrazione prima di revocare gli incarichi aveva l’obbligo, infatti, di convocare gli interessati ed aprire con loro un contradditorio come previsto dal CCNI in caso di revoca degli incarichi.

Ho potuto verificare, inoltre, che le motivazioni dei provvedimenti di revoca per tutti i Funzionari è identica e cioè: “carenti competenze organizzative dimostrate”.

Lascio a voi la riflessione: è possibile che la motivazione che ha indotto l’Amministrazione a cessare gli incarichi sia uguale per tutti e che bastino solo poche parole a giustificare tali provvedimenti?

Mi chiedo e vi chiedo dove vuole arrivare l’Amministrazione con tale comportamento e se è questo il sistema giusto per ottenere maggiori prestazioni dal personale senza dimostrare loro il minimo rapporto umano?

Non credete che lo stesso trattamento potrà essere riservato in futuro ad altri Funzionari?

Per queste ragioni ho voluto aprire con voi un momento di riflessione e porvi alcune domande.

Sono convinto che l’Amministrazione non darà risposta alla mia lettera.

Il silenzio dell’Amministrazione mi fa pensare che quanto ho denunciato è fondato altrimenti la Stessa mi avrebbe risposto, avrebbe smontato tutte le mie affermazioni e mi avrebbe fornito le motivazioni sui fatti accaduti.

Chi mi conosce sa bene che nel momento in cui avvio una vertenza sindacale con qualsiasi Amministrazione non mi fermo se non mi vengono fornite le dovute spiegazioni su quanto ho richiesto.

Qualcuno di voi probabilmente potrà pensare, sta facendo rumore perché gli hanno toccato gli iscritti e non avrebbe preso posizione se i suoi non fossero stati coinvolti!

Legittimo pensiero.

Ma chi mi conosce sa bene che da sempre ho difeso tutti coloro che mi hanno chiesto un appoggio anche al di fuori dell’iscrizione sindacale, nel caso specifico è vero: due su cinque Funzionari sono iscritti alla UILPA.

E comunque, in questi giorni sono andato spontaneamente a trovare anche gli altri tre Funzionari interessati per capire come stavano realmente i fatti, anche se iscritti probabilmente ad altre organizzazioni sindacali.

Vi voglio informare del fatto che giovedì u.s. ho incontrato il Direttore Regionale a cui ho spiegato personalmente le mie valutazioni sui fatti accaduti e che, dopo ampia discussione, il Dott. Gentile ha preso un impegno col Sottoscritto, che mi ufficializzerà in questi giorni, almeno spero, e precisamente che i cinque Funzionari a cui è stato notificato il provvedimento di cessazione dell’incarico saranno chiamati dal Direttore Provinciale e saranno date loro le dovute spiegazioni inerenti la cessazione dell’incarico stesso.

Preannuncio che pretenderò che i Funzionari interessati possano scegliere che il contradditorio avvenga alla presenza di un rappresentante sindacale o di un legale di fiducia e che si verbalizzi l’incontro in modo da lasciare traccia delle varie posizioni che emergeranno.

Non basteranno, infatti, le semplici spiegazioni verbali ma pretenderò piuttosto atti scritti che possano dimostrare con chiarezza la legittimità dei provvedimenti emanati.

Vi informo che ho dato mandato al mio legale di valutare se ci sono gli estremi per la querela per il reato di diffamazione nei confronti dell’ex Direttore Provinciale di Palermo per le affermazioni avanzate dalla Stessa nella lettera di saluto mandata a tutti il personale nei confronti di alcuni sindacalisti di cui non vengono citati i nomi.

Spero davvero che in questi giorni l’Amministrazione possa riflettere sui fatti accaduti e possa trovare le soluzioni migliori per potere ristabilire un sereno rapporto di collaborazione con gli interessati e con lo Scrivente.

Volevo dirvi, infine, che da oggi in poi voglio intraprendere con voi tutti un rapporto personale se lo vorrete a prescindere dall’iscrizione sindacale, che reputo importante ma non indispensabile, perché voglio riconquistare la vostra fiducia, la fiducia che negli anni avete perso e di questo non vi si può dare colpa, anzi tutto il contrario.

Basta avere il coraggio di riconoscerlo, perché un sindacato che non ha la fiducia dei lavoratori è un sindacato delegittimato ed io voglio riconquistare la vostra fiducia scendendo in campo personalmente.

Ritengo che le battaglie sindacali si possono vincere o perdere, ma ritengo pure che il dovere di un vero sindacalista sia quello di dire: io ci sono nel momento in cui i lavoratori mi chiedono di intervenire per la soluzione di una problematica a difesa dei loro diritti.

Da oggi in poi mi metto a vostra completa disposizione per qualunque necessità che riterrete utile segnalarmi.

Vi terrò informati sull’evoluzione della vertenza in atto.

Un cordiale saluto.

Palermo, 27-01-2014

Il Coordinatore Generale UIL-PA Palermo
Alfonso Farruggia