Non è usuale per la segreteria regionale della UIL P.A. Sicilia intervenire in questioni che riguardano i settori ma, la gravità del caso lo impone.

Siamo esterrefatti per quanto ci è stato riportato. Nonostante la dipendente, nostra iscritta, che, teniamo a precisare tuteleremo in ogni sede e circostanza, abbia tempestivamente, con i mezzi a propria disposizione, adempiuto agli obblighi del dipendente che si trova in regime di malattia, ella ha inviato per due volte la visita del medico convenzionato.

Dal nostro punto di vista, la sua azione è esclusivamente mirata ad una vessazione nei confronti della dipendente dell’ufficio ed in particolare e la spiegazione di tale chiave di lettura sta proprio in quanto previsto dall’ dal D.M. 206 del 18.12.2009, ed in particolare l’art. 2, comma 2.

“Sono altresì esclusi i dipendenti nei confronti dei quali è stata già effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato”

Quindi ella non aveva alcun motivo di verificare l’effettivo stato di malattia del dipendente e, quindi, trattasi esclusivamente di inspiegabile accanimento nei confronti di un dipende dell’ufficio. Lieti di essere ampiamente smentiti su quanto le abbiamo riportato.

Abbiamo appurato una particolare attenzione alle “visite fiscali” che ella fa effettuare ai colleghi che si ammalano.

Pur essendo un suo sacrosanto diritto, non possiamo non tenere conto della circolare della funziona pubblica che suggerisce cautela, al fine di evitare sprechi economici, sull’invio delle suddette visite.

A questo punto, prima di giungere alla conclusione di aver assistito ad uno sperpero di denaro pubblico, ma anche per dare contezza ai lavoratori le chiediamo:

- di conoscere i motivi per cui sono state inviate due visite fiscali;

- di conoscere i criteri da ella adottati per l’invio delle visite fiscali;

- i costi, annui, sostenuti dall’amministrazione per la convenzione con il medico fiscale;

- la percentuale delle visite fiscali, da ella richieste. rispetto alle malattie dei dipendenti;

La invitiamo a fornirci risposte concrete al fine di poter essere smentiti con i fatti e non con elementi ideologici.

Approfittiamo per invitarla ad una sollecita risposta alla richiesta di trasferimento della collega.

Chiediamo al Direttore Regionale, che legge per conoscenza, un’attenta supervisione della vicenda.

Rimanendo a sua disposizione si coglie l’occasione per porger distinti saluti.

Palermo 17.12.2013

Il Coordinatore Regionale

     Alfonso Farruggia