di Antonio Ranalli


«Contro l’evasione fiscale c’è ancora molta strada da fare. L’ammontare delle tasse evase nel nostro paese viene stimato dalla Corte dei conti in 130 miliardi nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni». Così il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, al convegno «La legalità fiscale italiana, asimmetrie e convergenze con l’Europa», che si è tenuto ieri a Roma. Secondo Befera la «disuguaglianza reddituale è la vera patologia della nostra epoca, minaccia il funzionamento della democrazia e il senso della coesione sociale.

La perdita di gettito derivante dall’evasione limita la capacità di redistribuzione dello stato e costituisce una forte distorsione alla concorrenza e induce anche una non corretta allocazione delle risorse rappresentando un vincolo allo sviluppo». In un messaggio, il ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni, ha ricordato che «contrastare fermamente l’evasione fiscale significa tutelare le imprese sane, incentivandone la crescita e gli investimenti. Bisogna evitare di trasformare il sistema fiscale in un ostacolo per la crescita dell’economia nazionale». Saccomanni ha ricordato che, nella delega fiscale già approvata dalla camera, ci sono «il potenziamento della tracciabilità dei pagamenti e il maggior utilizzo della moneta elettronica rispetto al contante».