Stato negli ultimi anni non ha versato i contributi pensionistici per i lavoratori pubblici
DICHIARAZIONE DI ROCCO CARANNANTE TESORIERE UIL NAZIONALE
In questi giorni, vi è una particolare attenzione sui conti dell’Inps e, in particolare sul disavanzo accumulato dall’Istituto di previdenza a seguito dell’incorporazione dell’Inpdap: anche la Corte dei conti, di recente, si è espressa su questi temi nel suo referto annuale. E’ da tempo che la Uil, prima nel Civ dell’Inpdap e poi in quello dell’Inps, denuncia queste disfunzioni, sottolineando le proprie preoccupazioni anche con il voto contrario ai documenti di bilancio.
Ci sono due storture fondamentali a cui si deve porre rimedio se si vogliono evitare contraccolpi nel lungo periodo. Innanzitutto, si devono separare i conti della previdenza da quelli relativi all’assistenza. Non è possibile, infatti, che i soli lavoratori dipendenti si debbano fare carico di un compito sociale e civile che, invece, va posto in capo alla fiscalità generale. Inoltre, bisogna porre rimedio ad una grave mancanza dello Stato che, negli ultimi anni, non ha versato i contributi pensionistici per i lavoratori pubblici, determinando quel deficit di cui oggi ci si lamenta. Questa è la verità dei fatti che la Uil ha sempre documentato, sollecitando l’intervento della politica e delle Istituzioni preposte.
Ora non c’è più tempo: occorrono provvedimenti efficaci e definitivi per ristabilire una coerenza contabile che dia certezze alle prospettive future di milioni di lavoratori.
Roma, 5 dicembre 2013