di Nicoletta Cottone  -  26 novembre 2013

«Se tutti i 32 miliardi verranno utilizzati per ridurre le tasse sul lavoro si porterebbe la tassazione al livello medio nell'area dell'euro». Lo ha detto il commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, Carlo Cottarelli, nel corso di una audizione informale alla commissione Bilancio della Camera. «Creeremo un gruppo di consultazione con le parti sociali che si incontrerà mensilmente», perché la consultazione con le parti sociali é «importantissima». Il commissario per la spending review, ha auspicato anche il «contributo dell'opinione pubblica» nel quadro di una «maggiore attività di trasparenza». L'obiettivo della spending review, ha sottolineato Cottarelli, «é di 32 miliardi entro il 2016, ma sono attesi per il 2014 e il 2015 risparmi significati».

A marzo le proposte dei gruppi di lavoro 
Arriveranno a inizio marzo le proposte per la spending review dai gruppi di lavoro creati dal commissario straordinario. Cottarelli ha sottolineato che dopo una «prima fase di lavoro tecnico, a dicembre gennaio e febbraio, all'inizio di marzo i gruppi faranno le loro proposte per una possibile ulteriore azione su spesa ed entrate nella primavera del 2014, in occasione del Def». Il commissario straordinario ha spiegato che stanno costituendo «25 gruppi di lavoro: 17 sono verticali e 8 orizzontali. Siamo a buon punto, ognuno dei gruppi ha già un coordinatore: mancano solo due coordinatori, che spero di individuare oggi».

Revisione della spesa ad anni alterni 
La revisione della spesa, ha spiegato Cottarelli, è uno strumento «da condurre non tutti gli anni ma ad anni alterni o ogni tre anni. questa istituzionalizzazione la inizieremo verso la fine del 2014». Ha ricordato che per la primqa volta c'è «un chiaro obiettivo di risparmio circa 32 mld, 2% pil, e viene indicato come usare questi risparmi: per la maggior parte per ridurre le tasse sul lavoro per andare verso media dell'area euro (per ora l'Italia ha le tasse sul lavoro più alte dell'Eurozona) e poi investimenti produttivi e riduzione del debito». Il target di 32 mld per 2016, «non è un dato cumulato, ma è la differenza tra la spesa con risparmi e la spesa che ci sarebbe stata senza la revisione».

Il successo dipende dalla collaborazione della Pa 
In ogni caso, ha sottolineato «non si tratta di operazione di un uomo solo al comando, non la faccio io la fa tutta l'intera Pa. su uso risparmi per abbattere tasse lavoro verso media paesi euro». Abbiamo scelto una «metodologia innovativa per l'Italia, ma non per altri paesi. In altri paesi si coinvolge già la Pa per responsabilizzare gli enti spesa, che hanno conoscenza ampissima da utilizzare». Il successo della spending review, ha sottolineato il commissario straordinario, dipende dalla piena collaborazione di tutta la pubblica amministrazione. «Ci sono diverse condizioni per il successo di questa operazione», ha detto Cottarelli, tra cui soprattutto «l'intero coinvolgimento di tutta la pubblica amministrazione e la piena collaborazione da parte degli enti territoriali».

Giunte molte lettere dei cittadini 
Cottarelli ha sottolineato che sono molte le proposte sulla spending review che stanno arrivando «da parte di cittadini che mi scrivono; stanno aumentando. Molti chiedono trasparenza sulla spesa pubblica per ottenere migliori servizi a un costo più basso». Per Cottarelli è «molto importante il contributo dell'opinione pubblica».