Ma è un dato determinato da inflazione sempre più in calo

 

DICHIARAZIONE DI ANTONIO FOCCILLO, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL

In questo mese viene certificato qualche leggero aumento delle buste paga rispetto all’inflazione, ma è un dato che si determina in quanto l’inflazione è sempre più in calo. Anche se questo dato positivo è controbilanciato dalla previsione che, senza rinnovi ulteriori, nel 2014, ci potrebbe essere una discesa della crescita annua delle retribuzioni.

Quello che emerge dai dati illustrati dall’Istat è che, anche in questo mese, qualche contratto, nonostante la crisi, nei settori privati si è concluso, mentre il pubblico impiego resta ancora fermo.

Non è più accettabile, anche perché si continuano a proporre ulteriori tagli in questo settore, nonostante ci siano già, dal 2009, il blocco del contratto nazionale, del  contratto di secondo livello e del salario individuale.

La Uil chiede, dunque, al Ministro della Funzione pubblica di aprire, urgentemente, un tavolo di confronto per arrivare a formalizzare l’avvio, anche nel pubblico impiego, dei rinnovi contrattuali. Non è più possibile aspettare ancora.

Roma 21.11.2013