Unico negativo tra i Paesi del G7

 

Dichiarazione di Antonio Foccillo, Segretario confederale Uil

Le previsioni dell’OCSE confermano un’ulteriore contrazione del Pil italiano nel 2013. Il dato italiano, infatti, è l'unico tra i Paesi del G7 ad essere negativo per l'anno in corso. Purtroppo, la recessione continuerà fino alla fine del 2013, anche se nel 2014 si prevede una ripresa a certe condizioni.

La stessa contraddizione si legge nel fatturato industriale: siamo arrivati al ventunesimo calo consecutivo, anche se qualche piccolo spiraglio si comincia a intravedere. Bisogna vedere se è un fuoco di paglia oppure no.  Noi siamo sempre più convinti che il Paese abbia bisogno di uno shock perché, essendo in una fase di recessione perenne, non si intravedono sbocchi a breve.

L’Italia continua a pagare l’assenza di una politica economica orientata a promuovere e sostenere la crescita, insieme allo smarrimento di una propria politica industriale.

Gli indicatori dell’economia italiana sono sempre negativi, nonostante le tante cure, i tanti sacrifici e le moltissime manovre imposte in questi anni.

Ci vorrebbe la consapevolezza di tutti che siamo al punto di svolta e bisogna, immediatamente, agire in materia economica e fiscale con provvedimenti utili a favorire la possibile ripresa. Infine, senza indugi, bisognerebbe, come sostiene anche l’OCSE, intervenire per sostenere le imprese con la possibilità di un accesso al credito più facile e con investimenti di risorse per finanziare infrastrutture, ricerca e innovazione e garantire occupazione, aumentando salari e pensioni. Senza aumento dei consumi, non si esce dal baratro. La leva per farlo, come sempre, è la riduzione reale della tassazione sui redditi da lavoro.

Roma 19.11.2013