di Ivan Mazzoletti
Stanno dando i numeri non si tratta di eccedenze
«L’unica verità è che stanno dando i numeri e che, comunque, alla fine sempre di licenziamenti si tratterà». Il segretario generale vicario della Uil Fp, Enrico Matteo Ponti, ha esposto così l’idea della sua organizzazione.
Segretario Ponti, qual è la verità?
Allora, le pubbliche amministrazioni sono state costrette a individuare questi presunti esuberi ma ci tengo a precisare che si tratta di esuberi e non eccedenze perché c’è differenza. Il metodo utilizzato è stato molto singolare: non è stato chiesto di fare un’analisi dei carichi di lavoro o una comparazione con gli obiettivi e le aspettative del Paese dopodiché si cerca di capire su quali basi muoversi.
Non è andata proprio così…
Hanno detto: bisogna tagliare del 20 per cento i dirigenti e del 10 gli impiegati a prescindere da qualsiasi mission.
Nel corso della sua esperienza si era mai trovato di fronte a provvedimenti del genere?
Di eventi “forti” ne ho visti e ne abbiamo vissuti tanti. Ma siamo sempre riusciti a trattare dotazioni organiche molto ampie a prescindere le obiettive funzioni. Insomma, si è andati a tagliare in maniera lineare senza preoccuparsi di che cosa fa una pubblica amministrazione e senza dare una “griglia stretta” o le quantificazioni del lavoro.
Perché sono stati esclusi ministeri “pesanti” o altri enti?
Per quanto riguarda l’Inps c’è stato l’accorpamento con l’Enpals e l’Inpdap e quindi hanno bisogno di una loro riorganizzazione interna perché la legge imponeva di fare uno studio proprio.
Consiglio dei ministri, Interni, Mef?
Chi ha il potere lo esercita...
Nel senso che si sono autotutelati?
Non ho nulla in contrario sul fatto che il Viminale chieda di riorganizzarsi. Ma non capisco perché alcune “deroghe” valgano per gli Interni e non per l’Ambiente o lo Sviluppo economico.
Comunque, si è detto che non si tratta di licenziamenti...
Per quanto riguarda gli anziani si opterà per accompagnamenti alla pensione se ci sono le condizioni. Anzi, hanno riaperto “l’ante Fornero” però solo per i dipendenti pubblici. Non per i privati. Poi, per due anni paghi l’80 per cento di quanto spetta a ognuno e se non trovi posto altrove... vieni licenziato.