I dipendenti dello Stato e degli enti territoriali non vedono migliorare il proprio orizzonte rispetto alle manovre degli ultimi anni che hanno colpito i loro stipendi.

La legge di stabilità conferma per l'anno prossimo il congelamento dei rinnovi contrattuali e dei trattamenti economici individuali, che di conseguenza rimarranno bloccati per il quinto anno consecutivo.

Tradotto in pratica, significa un sacrificio pari a circa l'1,5% dello stipendio, pagato in termini di mancati aumenti. Il Ddl stabilità però non si accontenta di questo, e congela anche l'importo dell'indennità di vacanza contrattuale fino al 2017, con una previsione che non lascia presagire una ripresa delle retribuzioni nemmeno nel prossimo futuro.

Sul tema, i sindacati hanno annunciato battaglia.

di Gianni Trovati - Il Sole 24 Ore