Roma - (Adnkronos) - Il numero comunicato dal dipartimento della Funzione pubblica durante l'incontro con i sindacati sulla revisione delle piante organiche di 50 amministrazioni centrali. Di questi oltre 3mila sono nei ministeri. Dal ministro la stima: "Di questi 342 dal personale non dirigenziale e 50 dalla spesa dei dirigenti".  
Sono 4.028 le eccedenze assolute del personale non dirigenziale nelle amministrazioni centrali. A comunicarlo è il dipartimento della Funzione pubblica durante l'incontro con i sindacati sulla revisione delle piante organiche di 50 amministrazioni centrali. Di questi oltre 4.000 impiegati in esubero, 3.236 sono nei ministeri. Secondo quanto si apprende, ci sarà un ulteriore provvedimento per l'Inps, il ministero di Giustizia e gli Enti parco.

Secondo una stima del ministro per la Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi dalle eccedenze sono attesi risparmi per un totale di 392 milioni di euro, di cui 342 per il personale non dirigenziale e 50 milioni dai risparmi di spesa dei dirigenti.
Il ridimensionamento, spiega il ministro, "è stato studiato sui numeri e sarà fatto con gli strumenti della gradualità richiesti ma sarà comunque portato a termine". "La seconda fase per gli enti locali - ha proseguito Patroni Griffi - parte da un atto diverso che avremo dopo dicembre e riguarda la definizione degli indici di virtuosità a cui parametrare le dotazioni organiche degli enti locali, e tutto sarà definito con un decreto del ministero della Funzione pubblica e dell'Economia".

Dal conteggio "mancano alcuni enti, una platea da cui mancano amministrazioni significative come Esteri, Giustizia e Interno e l'Inps mentre la mancanza degli enti parco non credo spostino i numeri. Probabilmente intorno a gennaio potremmo essere in grado di dare i numeri dei ministeri". Mentre su Inps e Inpdap il ministro si mostra prudente sui tempi, e ottimista su "alcune significative riduzioni di organico, che pensiamo di poterle gestire".

A proposito dello strumento della mobilità nel pubblico impiego Patroni Griffi ritiene che "la gestione successiva - ha precisato - ci dirà quanto personale deve essere guidato da un'amministrazione all'altra, un'operazione che richiede anche qualche elemento di complessità come la formazione e la riqualificazione''.

''Quindi oggi - ha sostenuto - non vorrei prefigurare in anticipo tutto il percorso non avendo gli elementi sicuri che dobbiamo valutare. Ad esempio quando sapremo quante sono le persone al netto dei pensionamenti gia' avremo un quadro piu' definito. Oggi procediamo con calma e pragmatismo".


Fonte: http://www.adnkronos.com