Marco Mobili - 25 ottobre 2013
«Sul cuneo fiscale abbiamo iniziato un percorso triennale, che non si esaurisce quest'anno. Per aggiungere soldi bisogna trovare ulteriori risorse. Questa è la sfida delle prossime settimane, anche nel rapporto con le parti sociali, con cui il presidente Letta è aperto ad un confronto». Non solo. Dovrà essere avviato un «confronto pubblico anche con i Comuni» sul nuovo tributo comunale così come sul superamento del patto di stabilità. Lo ha precisato il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, intervenendo in mattinata a «Prima di tutto» su Rai radio 1 e poi alla XXX Assemblea annuale dell'Anci in corso a Firenze, sottolineando che «la legge di stabilità può essere migliorata ma non cambiata».
Service tax utile strumento federalista
Secondo Baretta «il Parlamento certamente confermerà l'impegno in favore di imprese e lavoro contenuto nella legge di stabilità» e il Governo lavorerà in questi mesi per arricchire la dote destinata oggi alla riduzione del cuneo fiscale. Rivolgendosi ai Comuni il sottosegretario ha voluto precisare che «fare del buon federalismo è la strada che può aiutarci a uscire dalla crisi e la service tax può essere il primo strumento che ci aiuta ad andare in questa direzione».
Patto di stabilità da riformare
Ma non c'è solo la Tasi, il nuovo tributo sui servizi comunali, ad agitare il dibattito tra esecutivo e sindaci. Al centro del confronto pubblico tra Anci e Governo che Baretta ha annunciato all'Assemblea annuale ci dovrà essere anche il patto di stabilità: «Va destrutturato, magari indicando prioritariamente le direttrici dell'intervento sul dissesto idrogeologico e la manutenzione delle scuole e degli edifici pubblici». Alla riforma del Patto, avverte ancora il sottosegretario, «è collegato però anche il passaggio ai costi standard, e penso che il momento sia maturo».
Poche domande dei sindaci per i beni demaniali statali
Dal sottosegretario è poi arrivato anche un invito diretto ai sindaci ad attivarsi per vedersi assegnati in forma gratuita i beni demaniali posseduti dallo Stato: «Ad oggi - ha precisato Baretta - sono 500 le domande inviate dai sindaci e la scadenza per le richieste è fissata al 30 novembre prossimo».
Legge di stabilità in attesa degli emendamenti
Per entrare nel vivo del dibattito e dell'esame della legge di stabilità bisognerà attendere la prima settimana di novembre. Secondo lo stesso presidente della Commissione Bilancio al Senato, Antonio Azzollini (Pdl), «la scansione temporale dell'esame dei documenti di bilancio sarà condizionata dal numero delle proposte emendative, il cui termine di presentazione potrebbe essere ragionevolmente fissato i primi giorni della prima settimana di novembre».
Martedì l'audizione di Saccomanni
La prossima settimana si concluderà il ciclo di audizioni, aperto ieri dai rappresentanti delle imprese (Confindustria e Rete imprese italia). E che vedrà martedì prossimo l'intervento dello stesso ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. Prima del ministro, lunedì dalle 15,30 saranno auditi Cnel, Ance, Confedilizia, Abi e i sindacati. Dalle 19,30 sarà il turno di Comuni, Province e Regioni mentre martedì mattina, prima del ministro la commissione audirà la Corte dei conti , l'Istat e la Banca d'Italia. A chiudere le audizioni l'Alleanza delle cooperative e le organizzazioni agricole.