di Giampiero Di Santo
Il governo è pronto per la legge di stabilità. Forte di una maggioranza uscita rinsaldata il premier Enrico Letta ha tracciato un calendario serrato per rispettare il termine del 15 ottobre e mettere a punto le misure necessarie per rilanciare l’economia. Con tre direttrici di lavoro: la riduzione del cuneo fiscale sul costo del costo del lavoro, con l’obiettivo di abbassare le tasse sulle imprese e sui lavoratori, ridisegnare le aliquote e il paniere dell’Iva, dopo che lo scorso primo ottobre è scattato l’aumento di un punto, e infine perfezionare i meccanismi della nuova service tax.
Compiti impegnativi, che richiederanno, la prossima settimana, l’apertura del confronto con le parti sociali e gli enti locali e una riunione del consiglio dei ministri chiamata a valutare le diverse proposte di intervento. Poi, prima del 15 ottobre, sarà ancora una riunione del consiglio dei ministri a dare il la dell’approvazione alle misure messe a punto. Sempre sul fronte economico il governo proseguirà il suo impegno per l'Expo2015 e per Destinazione Italia, con un road show di missioni internazionali. La prima, subito dopo la legge di stabilità, sarà l'incontro a Washington con il presidente degli Usa Barack Obama. Poi, Letta volerà nei Paesi del Golfo, per le presentazioni di Destinazione Italia rinviate per le turbolenze della politica italiana e infine due missioni in Asia e Sud America. Parallelamente si seguono i tre dossier cruciali per la politica industriale: Finmeccanica, Alitalia e Telecom.
Tutti temi fondamentali per lo sviluppo, ha detto il premier, che ha promesso: "Entro il 15 ottobre verrà presentata la legge di stabilità che includerà tutte le riforme e le leggi che vogliamo proporre ai cittadini e ai partner europei”, ha dichiarato al XXI convegno di Pontignano all'universita' di Siena. "L'obiettivo è aumentare la produttività in Italia e assicurare che per la prima volta in tanti anni, dall'anno prossimo, possa registrarsi una crescita. In questi giorni ho dovuto trascorrere molto tempo e profondere molti sforzi per altri compiti collaterali e invece io voglio dedicare tute le mie energie a crescita, competitività e occupazione. Ed è ciò che faremo nelle prossime settimane”.