Roma, 27 settembre2013

All'avv. Francesco Rocca

Presidente della C.R.I.

                                                                                                     Croce Rossa Italiana 

Signor Presidente,

come noto il Consiglio dei ministri lo scorso 26 luglio ha approvato un DDL relativo alla delega al Governo per l’adozione di un testo unico della normativa vigente sugli Enti vigilati dal Ministero della Salute, con riferimento anche al riordino della Croce Rossa Italiana avvenuto con D.lgs 178 del 28 settembre 2012.

L’obiettivo che viene affidato al testo unico è quello di coordinare le disposizioni recate dai decreti legislativi 106/2012 e 178/2012 anche apportando i necessari aggiornamenti dettati da esigenze operative, eventualmente correttive e integrative ai decreti in questione.

Abbiamo già avuto occasione di sottolinearle come le previsioni contenute nel DDL consentano di avviare un percorso condiviso per cogliere l’obiettivo di una vera riforma della CRI migliorandone i servizi, garantendo i livelli occupazionali di tutti i lavoratori, valorizzando le loro professionalità e mettendo fine all’annoso problema del precariato attraverso la stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato.

Inoltre, nel corso degli incontri di contrattazione integrativa avvenuti agli inizi dello scorso mese di luglio, considerando che gli effetti del D.lgs 178 sarebbero stati concreti già dal mese di dicembre 2013, venne condivisa con l'Amministrazione la convinzione di programmare specifici incontri sul tema della riorganizzazione e riordino dell'Ente.

In quella sede Lei si era impegnato a convocare tali incontri con le scriventi OO.S. gia a partire dai primi giorni del corrente mese di settembre.

Si rammenta che si era giunti alla conclusione di intraprendere questo tipo di confronto serrato anche per esplorare ogni possibilità di modificazione del decreto di riordino della Croce Rossa al fine di superare le criticità presenti nella normativa ora vigente.

Siamo, oramai, giunti alla fine del mese di settembre senza ottenere da parte sua alcun riscontro.

Il nostro impegno, la nostra responsabilità e determinazione che hanno caratterizzato questa lunga e complicata vertenza della CRI si sono rivelate la vera garanzia per i lavoratori dell'Ente sul fatto che si possa innalzare il livello dei servizi dell'Ente e nel contempo determinare la migliore condizione lavorativa possibile.

Ciò ha, altresì, costituito un baluardo a difesa della garanzia e della qualità del servizio pubblico in settori delicati come l’assistenza e il soccorso.

Per tali motivi le scriventi Federazioni Nazionali confermano l'attuale stato di agitazione del personale della CRI e qualora non ricevano i riscontri richiesti entro i prossimi 10 giorni inaspriranno la vertenza programmando un crescente percorso di mobilitazione del personale con idonee iniziative sindacali già a partire dal prossimo 10 ottobre p.v.

Cordiali saluti.

FP CGIL                                                                      CISL FP                                                         UIL PA

Salvatore Chiaramonte                                                Paolo Bonomo                                      Gerardo Romano

 

 

Al Ministro della Salute

On.le Beatrice Lorenzin

Onorevole Signor Ministro,

le scriventi Federazioni nazionali, cogliendo positivamente quanto da Lei previsto nel DDL approvato dal consiglio dei ministri dello scorso 26 luglio in merito alla volontà di adottare un testo unico della normativa vigente sugli enti vigilati dal Ministero della Salute con riferimento anche al riordino della Croce Rossa Italiana avvenuto con il D.lgs 178del 28 settembre 2012 , le chiesero, con apposita nota del 1 agosto 2013, un incontro nel corso del quale poterLe esporre proposte per favorire l’avvio di un percorso condiviso con tutti i soggetti coinvolti nella riorganizzazione dell'Ente.

Si era, infatti, intravista nel decreto un'occasione per arrivare finalmente ad una vera riforma della CRI che consentisse l’innalzamento dell’efficienza dei servizi, la garanzia dei livelli occupazionali, la valorizzazione delle professionalità e di mettere fine all’annosa questione del precariato CRI con la stabilizzazione dei rapporti di lavoro.

Inoltre, dato che gli effetti del D.lgs 178 si sarebbero concretizzati, come noto, già dal mese di dicembre prossimo, le chiedemmo anche un intervento urgente finalizzato a sospendere tali effetti.

Ma alle scriventi OO.SS. non è ancora pervenuto alcun riscontro in merito alle suddette richieste.

Il nostro impegno, la nostra responsabilità e determinazione che hanno caratterizzato questa lunga e complicata vertenza della CRI si sono rivelate la vera garanzia per i lavoratori dell'Ente sul fatto che si possa innalzare il livello dei servizi dell'Ente e nel contempo determinare la migliore condizione lavorativa possibile.

Ciò ha, altresì, costituito un baluardo a difesa della garanzia e della qualità del servizio pubblico in settori delicati come l’assistenza e il soccorso.

Per tali motivi le scriventi Federazioni Nazionali confermano l'attuale stato di agitazione del personale della CRI e qualora non ricevano i riscontri richiesti entro i prossimi 10 giorni inaspriranno la vertenza programmando un crescente percorso di mobilitazione del personale con idonee iniziative sindacali già a partire dal prossimo 10 ottobre p.v.

Cordiali saluti.

FP CGIL                                                                      CISL FP                                                         UIL PA

Salvatore Chiaramonte                                                Paolo Bonomo                                      Gerardo Romano