Continua l’impegno dei parlamentari e degli esponenti socialisti rispetto a quella che ormai tutti definiscono l’emergenza carceri. Dopo aver lanciato la campagna “La rosa dei diritti”, gli esponenti del Psi hanno iniziato un tour delle carceri italiane, da Nord a Sud: il prossimo venerdì l’on. Di Lello sarà a Rimini e, lunedì, ad Ariano e Bellizi irpino. «Eravamo e siamo convinti che il sistema carcerario sia indice di civiltà», ha detto proprio Di Lello all’Avanti!:

parole che preoccupano se si guarda alle foto scattate da Eugenio Sarno, Segretario confederale Uil penitenziari, nel carcere di Sollicciano. Immagini che testimoniano una situazione drammatica, come quella che si registra in tanti istituti italiani: «un mix di responsabilità a più livelli, anche della specifica amministrazione», sottolinea all’Avanti! lo stesso Sarno.

DI LELLO E IORIO, MANTENERE ALTA L’ATTENZIONE SUL CARCERE – «Il sovraffollamento carcerario che stiamo riscontrando non è degno di un paese civile. Noi abbiamo lanciato una campagna per promuovere la costruzione di nuove strutture e per migliorare la condizione dei reclusi, a partire dai bambini, figli delle donne detenute». Così il capogruppo alla Camera del Psi, Marco Di Lello, ha spiegato la scelta di visitare, tra gli altri, l’Istituto di Bellizzi, caso emblematico per l’alta presenza di bambini. Parole alle quali fanno eco anche quelle di Luigi Iorio, responsabile Diritti del Psi che all’Avanti! ha dichiarato: «da sempre il sovraffollamento carcerario è una piaga sociale nel nostro Paese. Aspettiamo il tanto auspicato ddl del ministro Cancellieri che dovrebbe incidere anche sulla depenalizzazione di alcuni reati: nel frattempo continuiamo a mantenere alta l’attenzione sulla situazione carceri con campagne tematiche e continue visite ispettive come quella prevista per venerdì prossimo a Rimini e, soprattutto, continuando con l’attività parlamentare».

Segretario Sarno, come è nata l’idea di pubblicare le foto del carcere di Sollicciano? L’iniziativa di pubblicare le foto che mostrano lo stato del carcere di Sollicciano nasce dalla volontà di alimentare la coscienza sociale rispetto alla drammaticità della situazione che si vive in molti istituti penitenziari. Nei prossimi giorni effettueremo delle visite in alcune carceri tra lequali quella di Venezia, Palermo, Bolzano e Potenza. Non si tratta di istituti scelti a caso. Noi vogliamo dare uno spaccato reale, il più oggettivo possibile, della situazione degli istituti penitenziari nel nostro Paese. Sarebbe facile cercare il peggio, ma non saremmo equilibrati né corretti. Per questo siamo andati a Trento, esempio che rappresenta l’eccellenza delle strutture penitenziarie sul nostro territorio. Così come abbiamo visitato degli istituti che si inseriscono nell’intervallo di “normalità” come ad esempio quello di Paliano, in provincia di Frosinone. Poi ci sono casi di luci ed ombre come quello di Avellino e, infine, casi come quello di Sollicciano.

Le foto mostrano una situazione ai bordi della civiltà.

Quando abbiamo deciso di recarci in visita a Sollicciano pensavamo che avremmo trovato una situazione difficile, conseguenza dell’ottica disattenta delle Istituzioni ai bisogni del carcere.