12 Giugno 2013

Carissimo Amos, ho letto con la massima attenzione la tua lettera agli iscritti.

Una lettera che ho molto apprezzato perché, pur nella ricerca della massima chiarezza, quella dei fatti e non solo quella delle parole,  inviti all'equilibrio e alla calma. Elementi, questi, indispensabili sempre ma ancora di più nei momenti difficili e complessi quali quelli che stanno vivendo i lavoratori di Croce Rossa per colpa di scelte scellerate degli ultimi governi.

Come, certo, ricorderai non sono termini che uso oggi ma che, in ogni occasione, vado utilizzando ormai da mesi quando il tema è quello della riforma della CRI.

Più che di riforma, comunque, dobbiamo parlare di controriforma o, più puntualmente, di distruzione di questa storica, preziosa istituzione che vede progressivamente comprimere i propri servizi resi alla cittadinanza.

Ricorderai, pure, come in un dibattito a Radio Vaticana con l'allora Commissario Rocca, sostenevo questa tesi, poi ripresa in altre interviste e in mille sedi e in mille comunicati.

Certo la falange del "privato è bello" di  moda in questi tempi, portatrice di interessi non della collettività ma di tutt'altra specie e natura, sta nel nostro Paese comprimendo ogni giorno di più il welfare per come noi lo abbiamo conosciuto, voluto, contribuito a costruirlo.

E allora ecco che i lavoratori comprendono che l'unica tutela per loro oggi è sempre più e, purtroppo, solo nel sindacato.

Quel sindacato che non deve mai darsi per vinto ma ogni giorno e ogni ora deve portare avanti con nettezza e senza confusione di ruoli la battaglia per difendere la qualità dei servizi alla cittadinanza e quanti, per professionalità e capacità questi servizi sono in grado di assicurare.

Con questo rinnovato impegno, insieme a te e a tutti coloro che con noi hanno combattuto e vogliono continuare a combattere questa battaglia, dobbiamo proseguire nella tutela dei nostri iscritti e dei lavoratori tutti. Con te, con Gerardo , con voi tutti, la Uilpa non cesserà un attimo di lavorare. Insieme possiamo, dobbiamo farcela. Nelle prossime ore sarà messo a fuoco un rinnovato calendario di iniziative che, auspicabilmente in maniera unitaria, dovrà riproporre al nuovo Governo, alle parti sociali, alle istituzioni, all'opinione pubblica di quanto bisogno ancora, e ancora di più oggi, c'è di una Croce  Rossa svincolata dai miopi interessi di cassa ma che torni a rispondere solo a quelli della  tutela della collettività che ci chiede, anzi ci urla, di far riscoprire il senso ormai dimenticato di parole antiche e pur sempre attuali: umanità e solidarietà!

Con immutata stima e Amicizia, tuo Enrico Matteo Ponti