Ridare fiato a Paese riducendo tasse su pensioni e lavoro
24/05/2013 | Economia.
Dichiarazione di Antonio Foccillo, Segretario confederale Uil
I dati pubblicati oggi dall’Istat, sull’aumento delle retribuzioni in relazione all’inflazione, non costituiscono una buona notizia come sembrerebbe.
L’inflazione è ridotta ai minimi termini a causa della recessione. Il potere di acquisto delle famiglie cala sempre di più e i consumi sono crollati. Basta questo a rendersi conto che le risorse reddituali dei lavoratori sono precipitate ai minimi termini. Il lieve incremento delle retribuzioni rispetto all’inflazione registrato dall’Istat, dunque, è del tutto irrilevante.
A rimarcare le gravi difficoltà del momento va sottolineato anche che il 45,7% dei lavoratori non ha visto rinnovarsi i contratti collettivi, in particolare nel P.I. dove siamo fermi dal 2010 e dove sono bloccati anche i salari individuali.
Bisogna ridare fiato ad un Paese allo stremo, dando più soldi ai lavoratori, rinnovando i contratti velocemente e riducendo la tassazione sul lavoro e sulle pensioni.
Roma, 24 maggio 2013