Di seguito si rende noto il contenuto della mail che la UILPA Penitenziari, attraversoil proprio componente in Commissione benessere del personale Madonia Gianluigi,ha inviato al Presidente della stessa Commissione per sollecitare determinazioni in merito alla convenzione TIM (CONSIP)

Cons. Sebastiano Bongiorno c/o Dipartimento Amministrazione Penitenziaria – ROMA

Egregio Consigliere,

in qualità di componente della Commissione ex art. 26 DPR 395/95 che Lei presiede, faccio seguito all’ultima riunione tenutasi lo scorso 14 giugno, nonché alla conversazione telefonica di alcuni giorni fa, per sollecitare determinazioni dipartimentali in merito alle richieste formulate relativamente all’aggiornamento del contratto TIM (CONSIP) per gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, ovvero di renderlo identico a quello riconosciuto ai Carabinieri ed alla Polizia di Stato, che contempla condizioni più favorevoli e, soprattutto, non limita le attribuzioni di utenze al personale solo per alcune parti del contratto.

Ricordo con favore, ed ho molto apprezzato, la Sua sostanziale condivisione alla nostra idea, tale da aver subito prodotto il necessario carteggio, al fine di far meglio comprendere la palese disparità.

Subito, infatti, nel prendere atto del materiale da me fornito, ha quasi manifestato il diritto di poter (e dover) rivendicare le stesse condizioni, secondo le più elementari norme che regolano il mercato, il consumo e i rapporti di utenza, a parità di requisiti.

Anche il Vice Capo DAP, Dott.ssa Matone, in occasione di un nostro convegno dello scorso mese di ottobre, ha dichiarato  pubblicamente che le procedure di riconoscimento delle stesse condizioni contrattuali della Polizia di Stato erano in atto, in qualche modo ratificando gli intenti della “nostra” Commissione dipartimentale.

Oggi, tuttavia, nonostante il Suo certo ed autorevole interessamento, non abbiamo registrato alcunché e il personale continua ad utilizzare un servizio di telefonia mobile, seppur al pari delle altre Amministrazione Pubbliche, non riconducibile ad una Forza di Polizia. Un contratto, peraltro, non completamente operativo (vedi noleggio apparecchi) senza alcuna ragione nota, che spesso presenta anche problemi tecnici o limiti funzionali (interruzione servizio, frequenti cadute di linea, messaggistica anomala a cellulare spento ecc.) e che ancora costringe i singoli intestatari ad interlocuzioni per tramite dei referenti regionali/locali, con conseguente sperpero di risorse umane.

Non per ultimo è da considerare l’attuale situazione di mercato, in cui i singoli gestori stanno riconoscendo promozioni che muovono ovvie perplessità tra il personale, circa l’opportunità di mantenere o meno l’utenza, proprio in virtù della ormai opinabile convenienza. Al solo titolo di esempio, cito l’ultima offerta che WIND riconosce per cinque anni: 19 Euro/mese con 1000 minuti verso tutti, 1000 sms verso tutti ed internet illimitato. Oggi, la bolletta media di uno dei nostri contratti è di circa 30 Euro, per un bimestre, senza l’opzione dati e internet. Riflettendo, in effetti, dove sta la convenienza?

Orbene, alla luce del tempo intercorso, ritenendo che il benessere del personale è la cosa che più ci sta a cuore, ho ritenuto opportuno farLe queste righe, affinché Lei riesca a farci pervenire notizie in merito o per l’eventuale sollecitazione nei confronti degli uffici dipartimentali competenti.

Ad ogni buon fine, allego nuovamente copia della documentazione relativa al contratto dei CC e della PS.

Gian Luigi Madonia – componente commissione ex art.26 DPR 395/95”