Entro il 30 aprile i ministeri dovranno predisporre gli elenchi dettagliati con gli importi dei propri debiti in ordine cronologico e corredati da specifica richiesta di assegnazione fondi. Lo prevede la circolare della Ragioneria dello Stato in applicazione del decreto per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione. Il termine, spiega la circolare, è "perentorio" in quanto "sulla base delle richieste pervenute dalle amministrazioni e delle informazioni indicate nei suddetti elenchi, sarà definita, con decreto del Ministero dell'Economia e delle finanze da adottare entro il 15 maggio, la ripartizione del fondo in esame".


Scatterà poi il monitoraggio dei pagamenti. A partire dal 30 giugno e con cadenza trimestrale le amministrazioni dovranno trasmettere agli uffici centrali del bilancio i dati del monitoraggio de pagamento dei debiti entro 20 giorni dalla data di conclusione di ciascun periodo.

Se l'ammontare complessivo dei debiti indicati negli elenchi dovesse risultare superiore alle somme assegnate con il riparto del Fondo, i ministeri interessati dovranno definire entro il 15 giugno un apposito piano di rientro che potrà essere articolato in più anni. Nel caso di mancata adozione del piano di rientro entro il 15 luglio il ministero interessato dovrà giustificare le cause dell'inadempienza alle commissioni parlamentari competenti e alla Corte dei Conti.