A febbraio l'inflazione risulta in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e in crescita dell'1,9% nei confronti di febbraio 2012 (era +2,2% a gennaio). Sono i dati definitivi comunicati dall'Istat, che confermano le stime provvisorie. I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori aumentano dello 0,4% su base mensile e del 2,4% su base annua, in ulteriore rallentamento dal 2,7% di gennaio. Si tratta del livello più basso dal dicembre del 2010.

Prezzi dei servizi di telefonia mobile in calo

A febbraio l'Istat registra una «marcata diminuzione congiunturale» dei prezzi delle comunicazioni (-3,8%), dovuta principalmente al calo dei prezzi dei servizi di telefonia mobile. Gli incrementi maggiori su base mensile riguardano le divisioni ricreazione, spettacoli e cultura (+0,6%), trasporti (+0,4%), bevande alcoliche e tabacchi e mobili, articoli e servizi per la casa (per entrambe +0,2%).

In un anno aumenta il costo dell'elettricità (+4,6%)

Invariati rispetto a gennaio 2013 risultano i prezzi di abbigliamento e calzature, istruzione e servizi ricettivi e di ristorazione. Rispetto a febbraio 2012, i maggiori tassi di crescita si registrano per abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,6%), istruzione (+2,9%), bevande alcoliche e tabacchi (+2,8%), trasporti (+2,5%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,4%); quello più contenuto per servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%). In sensibile flessione risultano i prezzi delle comunicazioni (-4,1%) mentre quelli di ricreazione, spettacoli e cultura segnano una flessione più contenuta (-0,2%).

Aumenti più consistenti a Reggio Calabria, Genova e Venezia

Reggio Calabria (+3,5%), Genova (+2,7%) e Venezia (+2,3%) sono le città in cui i prezzi registrano gli aumenti più elevati rispetto a febbraio 2012, mentre i tassi d'inflazione più contenuti riguardano L'Aquila, Firenze (per entrambe +1,3%), Palermo, Napoli e Aosta (per tutte e tre +1,4%).