26/02/2013
La Uil boccia il bilancio preventivo dell'Inps. I rappresentanti della confederazione di via Lucullo nel Civ dell'Ente di previdenza, infatti, hanno votato contro il i documenti di bilancio "a tutela degli iscritti, dei pensionati e dei lavoratori dell'Inps". Al centro delle critiche non solo la fusione con l'Inpdad e la mancanza di "adeguate soluzione per ripianare il debito", ma anche le misure di contenimento della spesa che secondo il sindacato avverrebbe "a danno dei pensionati".
"Con l'incorporazione dell'Inpdap in due anni si sono persi 26 mld di euro", denunciano Rocco Carannante e Luigi Scardaone, secondo i quali è necessario che non si confondano i patrimoni dell'Inps, quale gestore della previdenza privata, con quello dell'Inpdap, gestore della previdenza pubblica in grosso deficit, il cui disavanzo "sarà sempre più in crescita per il blocco del turn over e per l'incremento dei pensionati che determinano un preoccupante rapporto iscritti/pensionati".
"Ribadiamo con forza, dunque, la necessità di interventi legislativi volti a ripianare il debito e a trovare adeguate soluzioni", dicono a una sola voce. Nel mirino poi le misure di contenimento della spesa. "Lo Stato continua a far cassa sulle pensioni anziché sulla fiscalità generale. A questo proposito, siamo di fronte a un'espropriazione di fatto assolutamente incostituzionale. L'Inps dovrebbe reagire a tutela dei pensionati, impugnando i provvedimenti legislativi per un'evidente incostituzionalità, ma ciò non accade", spiegano ancora ribadendo le critiche alla legge di stabilità che abbasserà ulteriormente "il livello e la qualità dei servizi oggi offerti dall'Istituto".