Intervista al leader della Uil a Human Training
Roma, 15 feb. (Adnkronos/Labitalia)
La formazione rappresenta la premessa indispensabile per puntare alla crescita della produttivita' del nostro sistema industriale". E' quanto sostiene, in relazione all'accordo sulla produttivita' dello scorso novembre, il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, in un'intervista apparsa sul numero di febbraio di 'Human Training', mensile dedicato allo sviluppo delle risorse umane, diretto da Filippo Di Nardo.
"Quella della produttivita'infatti -spiega Angeletti- non e' solo una questione economica ma anche culturale e, per l'appunto, formativa. Attiene all'organizzazione del lavoro, ai processi della produzione, alle relazioni industriali: tutti aspetti, questi, che non possono essere affrontati efficacemente senza una specifica conoscenza e un adeguato approfondimento che solo una formazione strutturata puo' essere in grado di garantire. Da questo punto di vista, le parti che hanno sottoscritto l'accordo chiedono al governo di adottare misure idonee ad agevolare l'attivita' formativa in applicazione di accordi collettivi aziendali o territoriali volti a favorire la ricollocazione delle persone".
Fondamentale, inoltre, puntare sull'apprendistato che rappresenta, sottolinea il leader della Uil, "un tipo di soluzione contrattuale su cui le parti avevano gia' puntato ancor prima della recente riforma Fornero".
"Non c'e' dubbio -aggiunge Angeletti- che siamo di fronte a una delle opzioni migliori per portare a sintesi le esigenze dei giovani che entrano nel mondo del lavoro e quelle delle imprese che vogliono investire sulle nuove leve. Il valore aggiunto, ancora una volta, e' rappresentato proprio dalla formazione: un lavoratore ben formato e' una risorsa per se stesso e per l'azienda".
La formazione e' fondamentale anche per la riqualificazione dei lavoratori espulsi dal processo produttivo. "Sicuramente -spiega Angeletti- la riqualificazione professionale e' lo strumento piu' efficace nelle mani di quei lavoratori licenziati che cercano di essere ricollocati in un'altra attivita'".
"Tuttavia, in una fase di crisi cosi' grave -avverte- come quella che stiamo attraversando e in cui e' davvero difficile trovare lavoro, e' altrettanto indispensabile un'efficace politica degli ammortizzatori sociali. Non possiamo ancora -conclude- permetterci il lusso di prescindere da questo tipo di scelta".