Palermo 16-02-2013                                                     

Con nota Prot.184.15-2-13 il Direttore dell’Ufficio Provinciale di Palermo, continua ad emanare una serie di provvedimenti irrazionali e autoritari, manifestando tutto il suo dispregio, non solo per le corrette relazioni sindacali, ma soprattutto per la dignità dei dipendenti considerati alla stregua di pedine da posizionare a piacimento.

Nella predetta nota, che interessa anche due delle dipendenti trasferite coattivamente a tempo (trenta giorni) da U.T.PA 1 alla Direzione Provinciale, si concentra la contraddittorietà dei provvedimenti adottati a decorrere dal 4-02-2013.

Dopo avere spostato il personale con grande urgenza, ci si accorge che era in itinere una lavorazione importante per il raggiungimento di obiettivi e pertanto se ne dispone il rientro all’Ufficio di provenienza per una settimana, prorogata ancora, con la nota in oggetto che si allega.

Nel provvedimento si legge che ”tassativamente“ la lavorazione abbinamento versamenti 41 bis dovrà concludersi entro il 22 c.m. imputando al Capo Team controlli parziali il non avere disposto che tale attività fosse diluita nel tempo.

Dopo il danno anche la beffa. Come è pensabile, per chi conosce il lavoro, definire circa 1200 atti in pochi giorni.

Invece di ammettere i propri errori organizzativi si cerca di fare ricadere nei lavoratori preventivati insuccessi.

Come è stato possibile distogliere nel mese di novembre/dicembre due unità dalla normale attività per dedicarle agli accessi brevi e ora scrivere di tassatività di operazioni da concludere.

Perché fare cambiare lavoro a chi ha acquisito nel tempo professionalità e pensare di sostituirlo con altro da formare.

La scrivente Organizzazione Sindacale, si chiede se il Direttore dell’Ufficio Provinciale sia una “novizia” proveniente dall’Ufficio del Territorio visto l’accorpamento o ci sia qualcosa sotto che sfugge ad ogni logica di lavorazione.

Si conosce il tempo medio di lavorazione per questo particolare tipo di abbinamento? Si sa che la quasi totalità dei versamenti è effettuata negli ultimi mesi dell’anno solare?

Di quale programmazione diluita nell’anno si parla?

Se si è “al buio” su questi particolari aspetti, come si possono mettere per iscritto simili disposizioni?

E poi ancora si legge, che per le due dipendenti trasferite coattivamente per trenta giorni, il tempo si è fermato nel momento in cui sono state rispedite al mittente (vacanza premio o lavoro) e pertanto i trenta giorni della “sanzione” di permanenza presso la Direzione Provinciale dovranno ancora iniziare a decorrere.

La disposizione n.184 del 15-02-2013 è sicuramente da ricordare e incorniciare per il concentrato di autoritarismo che diffonde.

Ma le due dipendenti “sballottate” da un ufficio all’altro hanno commesso degli illeciti? Hanno una pena da espiare? Hanno diritto ad una postazione di lavoro certa? Si tratta di un accanimento gratuito?

Risponda ai nostri interrogativi Signor Direttore, ma soprattutto ci dica se l’Amministrazione che Lei rappresenta nell’isola può fermare l’operato del Direttore Provinciale di Palermo.

        Egregio Direttore, le denunciamo con forza che il personale non tollera più tali comportamento e che ci ha chiesto la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale.

         La tensione è alta tra i lavoratori contro la Dirigenza, pertanto le chiediamo a chi può giovare tutto ciò?

       Il personale è ormai demotivato e stanco in quanto considerato solo un numero per il raggiungimento degli obbiettivi, la Dirigenza sta dimostrando nei loro confronti l’assenza di sensibilità ed umanità.

       Le sollecitiamo, conoscendo la sua indiscussa sensibilità nei confronti del personale, di chiedere al Direttore Provinciale di Palermo il ritiro immediato degli ultimi ordini di servizio emanati per ristabilire un clima di serenità che a nostro parere giova ad entrambi le parti.

       Le facciamo presente, inoltre, che nessuno di tali ordini di servizio è stato inoltrato come informativa alle OO.SS., pertanto col ritiro di tali provvedimenti si eviterebbe un inutile contezioso legale che siamo pronti ad avviare nei confronti della D.ssa Di Marco per comportamento antisindacale.

     In attesa di una Sua gradita risposta, cogliamo l’occasione per inviarLe cordiali saluti.