Il DPCM sulla spending review che “taglia” migliaia di posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione e conseguentemente costringerà al prepensionamento migliaia di lavoratori anche eventualmente contro la loro volontà o addirittura aprirà per alcune Amministrazioni (probabilmente non la nostra) la fase di una mobilità forzata e/o in alternativa la trasformazione obbligatoria di un certo numero di rapporti di lavoro a contratti part time al 50%, dopo la firma del Ministro della Funzione Pubblica è stato firmato anche dal Ministro dell’Economia ed è attualmente alla registrazione della Corte dei Conti.

A breve quindi sarà firmato dal Presidente del Consiglio e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Da quel momento partirà l’operazione complessiva. Prendendo come base di calcolo l’organico presente nella nostra Amministrazione alla data del 31 ottobre 2012 esso dovrà “dimagrire” entro il 31 dicembre 2014 di complessive 598 unità così ripartite: n. 279 unità nell’ex area C (attuale 3^ area), n. 266 unità nell’ex area B (attuale 2^ area), n. 53 unità nell’ex area A (attuale 1^ area).

Entro i prossimi mesi pertanto l’Amministrazione, seguendo un “cronoprogramma” già stilato dal Governo e che viene richiamato nel testo del DPCM dovrà redigere un quadro analitico da presentare entro breve termine alla Funzione Pubblica contenente la quantificazione dei tagli ai fini della verifica della necessità o meno di dover ricorrere per la nostra Amministrazione alle sopracitate ipotesi forzate di mobilità o di part-time. In sostanza si tratta di verificare se l’obiettivo di riduzione delle 598 unità verrà raggiunto mediante l’applicazione della nuova normativa sulle pensioni con le varie ipotesi possibili: raggiungimento dell’età anagrafica da parte dei soggetti interessati (65 anni – 66 anni a seguito di compimento dell’anno di finestra – 67 anni a seguito del compimento del biennio di proroga), dimissioni volontarie o decesso, raggiungimento della anzianità di 40 anni di servizio (comprendente tutti i contributi figurativi e indipendentemente dall’età anagrafica), raggiungimento della quota minima di 97 (somma tra età anagrafica ed anni di contributi).

Da una proiezione effettuata dall’Amministrazione l’obiettivo del taglio obbligatorio entro il termine del 31 dicembre 2014 sarà raggiunto attraverso le misure di cui sopra e quindi non sarà necessario ricorrere alla fase della mobilità e del part-time obbligatorio. I lavoratori che dovranno essere messi in prepensionamento dovranno comunque ricevere il relativo preavviso con 6 mesi di anticipo. Ovviamente seguiremo attentamente l’iter delle varie fasi per avvisare preventivamente i lavoratori con particolare riguardo agli iscritti che potranno fin d’ora richiedermi informazioni più dettagliate.

 

PROGRESSIONI   ECONOMICHE  

       Purtroppo la Ragioneria, dopo aver registrato oltre un mese fa i decreti di approvazione delle graduatorie per le progressioni economiche relative all’anno 2009 che erano separate per i 2 ex Ministeri (Lavori Pubblici e Trasporti), non ha ancora apposto il visto di registrazione sui decreti approvativi relativi all’anno 2010 che hanno visto la confluenza dei lavoratori dei 2 ex Ministeri. Probabilmente proprio questa fusione sta dando luogo ai problemi sollevati dalla Ragioneria con dei rilievi formali ai quali l’Amministrazione ha risposto senza per ora un esito risolutivo.

A questo punto chiederemo all’Amministrazione di procedere agli inquadramenti ed al pagamento relativo ai lavoratori in posizione utile relativamente all’anno 2009 come è stato fatto per i lavoratori delle altre 2 aree e, se si renderà necessario, provvederemo a farlo con diffida legale nell’interesse degli aventi diritto nonché a diffidare eventualmente tramite uno studio legale l’Organo di controllo affinché provveda a registrare i provvedimenti relativi all’anno 2010 senza travalicare le prerogative che l’ordinamento attribuisce a tale Organo. Vi terremo informati sugli sviluppi e qualora sarà necessario dover ricorrere a forme personalizzate di diffida

Roma, 11 febbraio 2013                                           

Il Coordinatore Nazionale 
Vincenzo Lichinchi