Palermo 11-02-2013

         Prot.14-2013

                                  

Al Direttore Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Palermo Dott.ssa Coce Di Marco

e per conoscenza


Al Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Sicilia Dott.Antonino Gentile

Al Segretario Generale UIL PA Agenzia delle Entrate.

LORO SEDI

Oggetto: Riscontro a nota 15687/13 e ordine di servizio 157/08-02-2013 - R

 

            La Scrivente Organizzazione Sindacale ritiene anzitutto essenziale premettere quanto segue:

- in data 28-01-2013 la RSU e tutte le OO.SS. territoriali Le avevano inoltrato una nota di rinvio della riunione del 29-01-2013 chiedendoLe di non effettuare alcuno spostamento di personale;

- il 06-02-2013 tutti i lavoratori dell’Ufficio Territoriale di PA 1, riuniti in assemblea, sottoscrivevano un documento con identiche richieste indirizzato alla S.V.;

- con nota Prot.12/13 questa Segreteria Provinciale Le chiedeva di sospendere i provvedimenti in itinere, lamentando principalmente il Suo “dispregio a corrette relazioni sindacali”.

         La Scrivente, oggi per l’ennesima volta, si trova costretta a ricordare alla S.V. che sono vigenti accordi per la mobilità solo su base volontaria del personale nell’ambito territoriale della Direzione Provinciale e che i provvedimenti di natura temporanea (30 giorni) da Lei attuati (che la UILPA seguirà nel tempo) avevano la necessità, a parere della Scrivente, di essere preceduti almeno da una comunicazione al dipendente, anche per riscontrarne la disponibilità dal momento che considerare il lavoratore una semplice pedina da spostare secondo le esigenze dell’Amministrazione provoca nello stesso solo malessere ed incertezza perfino nel mantenere la propria postazione lavorativa.

         La Scrivente inoltre è venuta a sapere dal Dirigente Sindacale dell’Ufficio Territoriale di PA 1 che, con ordine di servizio 157/08-02-2013, che non è stato mai indirizzato per conoscenza alle OO.SS. e alle RSU, due dipendenti spostati con urgenza, nonostante tutto quello di cui in premessa, torneranno nel loro precedente ufficio per completare una lavorazione e per formare altri dipendenti che occuperanno il loro posto.

         Questo dimostra la totale assenza di giustificati e improrogabili motivi con i quali sono stati attuati i provvedimenti temporanei a trenta giorni, insieme ad una improvvisata organizzazione del lavoro.

           Il mancato inoltro dell’ordine di servizio in questione non sorprende in quanto evidenza con chiarezza che le decisioni assunte dalla S.V. , anche se provvisorie, non hanno tenuto conto delle eventuali disfunzioni che avrebbero provocato nei servizi ed anzi rafforza la precedente affermazione della Scrivente “dispregio a corrette relazioni sindacali” ed anzi in questo caso specifico palesa addirittura un comportamento antisindacale.

           Ora, al di là delle motivazioni oggettive per l’individuazione del personale da spostare da Lei precedentemente manifestate e da tutte le OO.SS. non condivise, la Scrivente si domanda se i provvedimenti dell’Amministrazione non debbano sempre rispondere ai corretti principi di economicità, efficacia ed efficienza.

         E pertanto, si vorrebbe chiarita la posizione che ha portato l’Amministrazione a spostare personale altamente professionalizzato per sostituirlo con altro da formare.

         Non si comprende neanche il motivo logico che ha indotto l’Amministrazione a spostare i pc, stampanti, telefoni e gli effetti personali di questi dipendenti “temporaneamente trasferiti” per poi riportare il tutto indietro allo scadere dei 30 giorni.

         Tutto ciò lascia intuire e ci si augura di no, che la S.V. voglia mettere in campo una strategia ben precisa che è quella di non far più ritornare alle propri sedi questo personale “ temporaneamente spostato” questa è forse una sbagliata intuizione della Scrivente, ma come si dice nel gergo comune “ è meglio prevenire che curare “.

         Di certo se tutto ciò accadesse per davvero la UILPA preannuncia già da oggi una inevitabile vertenza legale a tutela dei lavoratori “temporaneamente spostati” e a tutela dell’Accordo Nazionale che prevede la mobilità del personale solo su base volontaria nell’ambito territoriale della Direzione Provinciale.

         Tralasciando anche le motivazioni da “libro cuore” sul favore fatto al dipendente che è stato avvicinato senza richiesta alla sua residenza, ci si chiede a chi giova provocare tutta questa conflittualità.

           La Scrivente chiede che vengano annullati pertanto tutti i provvedimenti attuati riguardanti il personale spostato ad altro ufficio.

           Certa di un favorevole riscontro della presente Le invia cordiali saluti.