Aumento inflazione riduce potere d'acquisto lavoratori e pensionati
DICHIARAZIONE DI ANTONIO FOCCILLO, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL
Ancora una volta i dati sull’economia italiana certificano e confermano il grave disagio del continuo calo del potere d’acquisto dei salari. L’aumento dell’inflazione continua a ridurre il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati. I prezzi dei generi di prima necessità aumentano del doppio rispetto agli incrementi salariali.
Non si esce da questa spirale negativa se non si affrontano misure concrete per il rilancio del sistema produttivo puntando sulla crescita dei consumi con l’aumento adeguato dei salari e delle pensioni. Inoltre, 3,7 milioni di lavoratori, pubblici e privati, sono senza contratto. Bisognerebbe dare risposte concrete e rapide.
La Uil lancia un chiaro e semplice messaggio alle forze politiche impegnate nella campagna elettorale: i lavoratori e i pensionati italiani non possono impoverirsi ulteriormente, questa tendenza deve finire subito. È necessario un cambiamento nelle politiche economiche di questo paese e avviare, almeno i rinnovi dei contratti pubblici fermi dal 2010, ma oggi questa situazione di attesa non fa che impoverire ogni giorno di più imprese, lavoratori e pensionati.
Roma 28 gennaio 2013