Cari amiche ed amici,
si sono conclusi i lavori della VIII Conferenza di Organizzazione e dei Servizi della UIL e pertanto mi coglie obbligo manifestarvi le mie valutazioni personali in merito.
Ritengo che si sia svolta l’ 1 – 2 e 3 ottobre 2012 la più bella Conferenza di Organizzazione che io ricordi, sia dal punto di vista organizzativo che per lo spessore degli interventi dei relatori.
Ho potuto registrare durante le tre giornate l’attenzione costante dei 1500 delegati ed i nostri lavori oltretutto sono stati seguiti in diretta da circa 30.000 persone, un fatto senza precedenti nella storia della UIL che mi ha reso felice ed orgoglioso di appartenere a questa grande Organizzazione Sindacale.
Ho di certo vissuto uno scenario importante all’interno della UIL che porterà da qui ai prossimi Congressi cambiamenti radicali per quanto concerne l’organizzazione interna delle proprie strutture di Categoria.
I lavori sono stati aperti dal Segretario Organizzativo UIL Carmelo Barbagallo che ha delineato i punti fondamentali da mettere in campo per raggiungere il cambiamento della UIL e precisamente:
1. Valorizzare le presenze UIL nei luoghi di lavoro
2. Rafforzare l’insediamento della UIL sul territorio
3. Ottimizzare l’impegno UIL in Europa
4. Ammodernare le strutture orizzontali della UIL
5. Mettere in sinergia il sistema delle Categorie della UIL
6. Realizzare l’integrazione del “Sistema Servizi UIL”
7. Coordinare le politiche di proselitismo della UIL
8. Qualificare i gruppi dirigenti della UIL
9. Diffondere e socializzare il sistema comunicativo della UIL
10. Valorizzare gli strumenti di cui la UIL dispone
11. Perseguire l’efficace utilizzo nella UIL delle risorse economiche
Durante i tre giorni dei lavori si sono succeduti gli interventi del Segretario Generale della CISL Bonanni e di quello della CGIL Camusso, oltre quelli di numerosi Segretari Generali di Categoria, Segretari Regionali UIL, tra cui quello del Segretario Generale della UIL Sicilia Claudio Barone, e dei vari Responsabili dei Servizi della UIL. Tra gli interventi che non posso esimermi dall’evidenziare, quello del nostro Segretario Generale Benedetto Attili, che è stato di sicuro uno dei più applauditi e di cui cito quanto pubblicato dalla UILPA Nazionale.
Attili ha posto l’attenzione sul particolare momento storico che stiamo attraversando. Ha fatto presente che stiamo per affrontare una nuova strada e che stiamo gettando le basi per un nuovo modello organizzativo più moderno, più snello, più radicato nel territorio. Sulla importante tematica dei servizi UIL, Attili ha sottolineato la necessità di una particolare attenzione alle modalità di utilizzo degli strumenti a disposizione dei cittadini sul territorio. Occorre una sinergia positiva, occorre soprattutto competitività, richiamando al riguardo la necessità, rappresentata anche dal Presidente dell’ITAL, Gilberto De Santis, di un Osservatorio dei servizi nazionali della UIL sul territorio.
La UILPA auspica che la strada intrapresa porti una rinnovata sinergia tra strutture verticali UIL, strutture orizzontali UIL e servizi UIL, indispensabile per la buona riuscita, per il successo di qualsiasi iniziativa.
E’ necessario che si operi come se tutti fossimo un'unica testa e uno stesso corpo. Per questo, ci attendiamo un nuovo modello organizzativo che ci porti nuove forze e nuove sinergie, che noi del pubblico impiego riteniamo indispensabili anche per dare un contributo significativo per la soluzione dei problemi che affliggono la Pubblica Amministrazione ed i dipendenti pubblici.
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Parte finale dell'intervento di Benedetto Attili |
Benedetto Attili ha, infine, rappresentato la nostra vertenza, la vertenza del Pubblico Impiego, che presenta snodi centrali di fondamentale importanza.
In primo luogo, il ruolo del Sindacato nel pubblico impiego. In un contesto in cui non esiste più contrattazione, il Sindacato non è più in grado di esercitare il proprio ruolo. Questo è un virus che se non viene subito debellato potrebbe facilmente estendersi agli altri settori del lavoro.
Quindi, il problema delle retribuzioni, bloccate per legge dal 2009 al 2017: considerando dei semplici indicatori dei beni di consumo, quali il prezzo del latte, del pane, della pasta, della benzina, l’infausta previsione è che nel 2017, ci troveremo di fronte a una diminuzione del potere reale di acquisto delle retribuzioni di circa il 50%, che in mancanza di un adeguamento retributivo, determinerà l’emergenza di una nuova categoria di poveri: i lavoratori della Pubblica Amministrazione. Lavoratori cui sono demandati compiti fondamentali, che riguardano tutti.
Lo sviluppo, passa anche e soprattutto attraverso la Pubblica Amministrazione.
Attraverso i servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione passa l’esercizio della democrazia. I servizi erogati dalle Amministrazioni Pubbliche riguardano tutti i cittadini, nel momento in cui si lega l’erogazione di servizi sociali fondamentali all’andamento dell’economia non ci siamo più. L’esercizio dei diritti costituzionalmente garantiti viene irrimediabilmente compromesso.
Per questo motivo, abbiamo bisogno di un nuovo modello organizzativo che consenta di affrontare queste sfide e di vincerle ma per vincere queste sfide tutta la UIL deve essere un corpo unico con le categorie del pubblico impiego.
Al termine, il Segretario Generale della UILPA ha affrontato il problema dell’unità sindacale. Un obiettivo importante ma estremamente complicato da raggiungere. L’unica via è quella del dialogo.
I lavori sono stati chiusi dalla relazione del Segretario Generale Luigi Angeletti il quale ha attaccato la politica e l’operato del Governo Monti. “Questo era un Governo a termine, per noi il termine è scaduto: prima se ne va, più noi ci guadagneremo”.
Si è passato alla lettura del documento conclusivo il quale viene votato all’unanimità dai 1500 delegati presenti.
Da questo momento, si passa all’applicazione di quanto approvato che sarà portato nelle Conferenze di Organizzazione di ogni Categoria al fine di trovare il modello organizzativo migliore, sono certo che noi della UIL PA troveremo quello che ci porterà ad una crescita ulteriore dei nostri consensi.