di Anna Messia 28/01/2013
Nel 2012 la Guardia di Finanza ha scoperto richieste indebite di fondi pubblici e danni erariali per oltre 6,5 miliardi, più del doppio rispetto all'anno precedente, quando il dato aveva superato di poco i 3 miliardi. E ora gli uomini guidati dal gen. Capolupo mettono nel mirino gli incentivi per le energie rinnovabili e la spesa sanitaria convenzionata.
La Guardia di Finanza dichiara guerra alle inefficienze e agli sprechi. Nel 2012 gli uomini guidati dal comandante generale, Saverio Capolupo hanno scoperto frodi alla Pubblica amministrazione e danni erariali per oltre 6,5 miliardi di euro, più del doppio rispetto all’anno prima quando le rilevazioni erano state poco più di 3 miliardi.
Una crescita dettata dalla volontà di garantire che i fondi pubblici disponibili, inevitabilmente ridotti dalla spending review, vengano utilizzati correttamente. Oltre che dall’aumento di questo genere di frodi, che nei periodi di crisi inevitabilmente si fanno più frequenti. Nell’elenco delle truffe segnalata dagli uomini della Gdf ci sono «indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per circa 1,1 miliardi». Oltre a 3.556 falsi poveri che hanno beneficiato di prestazioni sociali agevolate senza averne diritto. Come i servizi socio-sanitari domiciliari, le agevolazioni per luce, gas e acqua o la riduzione delle mense scolastiche.
Nel mirino della Gdf sono finiti anche 1.274 dipendenti pubblici che sono stati segnalati per incompatibilità o doppi lavori, per un importo complessivo di circa 15 milioni. Mentre 103 milioni di euro sono stati recuperati da falsi invalidi, assegni sociali non dovuti o pensioni pagate a soggetti deceduti. Ma la manovra più incisiva riguarda i danni erariali, pari a circa 5 miliardi (2,1 miliardi nel 2011), a seguito di oltre 1.400 controlli della Guardia di Finanza effettuati d’iniziativa o su delega della Corte dei Conti. Tra questi spuntano per esempio poco meno di 90 milioni di euro che una regione del sud Italia avrebbe pagato a una fondazione sanitaria convenzionata senza avere i requisiti necessari, con prestazioni pagate il doppio.
Per il 2013 la Guardia di Finanza si prepara già a nuovi interventi: «Da un lato continueranno ad essere aggrediti fenomeni come le frodi al sistema previdenziale e assistenziale», ha dichiarato ieri il comandante generale, «dall’altra manterremo alta l’attenzione sui settori più remunerativi, come gli incentivi per le energie rinnovabili, la spesa sanitaria convenzionata e le misure finanziate con i fondi dell’Unione Europea».