da uilpa.it
Nel Consiglio dei Ministri di ieri si è registrata l’attesa fumata bianca in merito all’ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto Funzioni centrali (amministrazioni statali, compresi gli enti pubblici non economici e gli enti di ricerca) per il triennio 2019-2021.
Così commenta la notizia Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione: «Seppur tardiva l’approvazione da parte del governo dell’ipotesi di Contratto collettivo nazionale è un fatto positivo. Tuttavia, restano ancora da espletare diverse procedure collegate all’adeguamento stipendiale, agli arretrati e alle relative voci economiche che compongono il contratto. Ci auguriamo che tali procedure siano accelerate il più possibile perché l’inflazione e l’aumento del costo della vita stanno incidendo pesantemente sui benefici economici che avevamo ottenuto nel corso della trattativa con l’Aran. È dunque più che mai necessario che tali benefici arrivino al più presto nelle buste-paga dei lavoratori.»
Roma, 7 aprile 2022