Il negoziato in data odierna è proseguito con la presentazione, da parte di Aran, di una nuova bozza di testo che accoglie alcune delle richieste da noi avanzate:
- lo spostamento della individuazione dei profili professionali dal confronto alla contrattazione;
- la cancellazione del riferimento alla valutazione positiva ai fini della maggiorazione del punteggio per coloro che non abbiano conseguito progressioni economiche da più di sei anni;
- una più chiara definizione degli incarichi da affidare al personale inquadrato nell’Area EP;
- la definizione di procedure per il passaggio fra le Aree, in deroga rispetto a quelle ordinarie, anche con riferimento al titolo di studio, al fine di determinare opportunità di passaggio fra vecchio e nuovo ordinamento, sia dall’Area degli Operatori a quella degli Assistenti, sia da quella degli Assistenti a quella dei funzionari;
- la previsione di “necessarie” iniziative per la eventuale copertura assicurativa della responsabilità civile dei dipendenti appartenenti alle aree dei Funzionari o delle Elevate professionalità che coprano posizioni previamente individuate con assunzione diretta di responsabilità verso l’esterno, ivi compreso il patrocinio legale, salve le ipotesi di dolo e colpa grave;
- la possibilità di prevedere iniziative di formazione utili al conseguimento dei crediti formativi richiesti dagli ordini o collegi professionali;
- la possibilità di prevedere, fra le risorse di costituzione del Fondo, l’eventuale quota non erogata delle risorse destinate nell’anno precedente a remunerare il lavoro straordinario;
- l’incremento della misura annua lorda dei differenziali stipendiali attribuibili (2200 per i funzionari; 1200 per gli Assistenti e 800 euro per gli Operatori).
Nel riscontrare alcune positive novità contenute nella bozza di testo, abbiamo formulato osservazioni specifiche su tutti i diversi capitoli del CCNL al fine di:
- rafforzare le materie oggetto di contrattazione sulla disciplina del lavoro a distanza (criteri di priorità nell’accesso al lavoro agile o da remoto);
- rafforzare il riferimento ai criteri generali in materia di salute e sicurezza fra le materie oggetto di contrattazione, integrandoli con gli interventi di natura organizzativa e prevedere, contestualmente, le misure che sono responsabilità del datore di lavoro fra le materie oggetto di confronto;
- migliorare, per renderle più esigibili, le forme partecipative introdotte col CCNL 2016-2018 (Confronto e Organismo Paritetico per l’innovazione);
- prevedere momenti di prima valutazione sui contenziosi oggetto di attivazione dell’Osservatorio previsto dal contratto sugli atti unilaterali da parte di Aran e OO.SS., al fine di avere preliminari orientamenti e interpretazioni sui punti critici in tempi brevi;
- aumentare ulteriormente l’importo dei differenziali stipendiali attribuibili;
- consentire la fruibilità congiunta, ancorché non in modo continuato, nell’arco della stessa giornata, dei diversi permessi ad ore;
- rendere la fruibilità della pausa da parte dei dipendenti più flessibile, anche in linea con la durata minima prevista dalla normativa europea e nazionale;
- integrare i criteri di priorità nell’accesso al lavoro agile, con riferimento alle situazioni delle donne vittime di violenza.
Per quanto riguarda l’Area delle Elevate professionalità, riteniamo debba costituire oggetto di contrattazione, in relazione sia ai criteri per la determinazione della retribuzione di risultato, sia ai criteri di riparto delle risorse (a carico del bilancio degli enti e delle Amministrazioni invece che del Fondo) tra retribuzione di posizione e retribuzione di risultato.
Sono da migliorare, inoltre, le forme partecipative e di confronto sull’attribuzione degli incarichi e ampliare le possibilità di passaggio fra l’Area dei Funzionari e quella delle Elevate professionalità, valorizzando l’esperienza professionale maturata accanto al possesso del diploma di laurea.
Resta prioritario, inoltre, che l’istituzione dell’Area delle Elevate professionalità non si risolva in un demansionamento del personale attualmente collocato nell’Area dei Funzionari.
Infine, la norma di prima applicazione per il reinquadramento del personale fra le Aree deve essere coerente, nella sua formulazione, con i principi previsti dal DL 80/2021, i quali prevedono la possibilità di derogare sia rispetto al limite del 50% dei posti disponibili fissato per le procedure ordinarie di passaggio che rispetto al titolo di studio (la norma di legge stabilisce infatti la possibilità di prevedere, all’interno del contratto, tabelle di equiparazione fra vecchio e nuovo ordinamento anche in deroga al titolo di studio e con una esperienza professionale maturata minima di almeno cinque anni).
Il tavolo è stato aggiornato al 13 dicembre p.v..
Roma, 6 dicembre 2021
Fp Cgil - Florindo Oliverio | Cisl Fp - Angelo Marinelli | Uilpa - Gerardo Romano e Federico Trastulli