“Il trasloco degli uffici giudiziari dell’ex Palazzo Eas nei locali dello stabile di via Vincenzo Orsini, è un provvedimento sacrosanto, volto in primis a garantire la piena sicurezza dei lavoratori”: con queste parole Alfonso Farruggia, segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione di Palermo, interviene in merito alle proteste dell’Ordine degli avvocati che, invece, si oppone allo spostamento.
Era stata proprio la sigla sindacale, l’anno scorso, a chiedere che gli uffici di via Vincenzo Orsini, un tempo sede di Riscossione Sicilia, venissero adeguati alle esigenze dei dipendenti per consentire loro un’opportuna sistemazione, seppure temporanea, in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione dell’ex edificio Eas della cittadella giudiziaria, situato in via Giovanni Battista Impallomeni.
Interventi peraltro molto urgenti – la cui durata prevista è di circa tre anni – in considerazione delle crepe sui muri e dei casi di distacco d’intonaco che hanno messo in luce la criticità delle condizioni del palazzo.
“Comprendiamo – afferma il segretario generale – i disagi sottolineati dagli avvocati, tuttavia riteniamo che la tutela dell’incolumità dei lavoratori e di tutti coloro che a vario titolo transitano negli uffici sia prioritaria rispetto a qualsiasi altra istanza“.
Il trasloco riguarda le sezioni Lavoro, Esecuzioni civili e l’intero Ufficio notifiche esecuzioni protesti. La Uilpa aveva lanciato l’allarme sullo stato di degrado del Palazzo ex Eas accanto alla vecchia sede del Tribunale già nel 2019, quando nell’immobile del Ministero della Giustizia, già oggetto di attenzione da parte del sindacato per via di alcune criticità strutturali, a causa delle piogge torrenziali il controsoffitto aveva ceduto congiuntamente a una porzione di parete in una stanza.
E l’anno precedente, lo stesso segretario Alfonso Farruggia aveva sottolineato il rischio di sfondellamento dei solai e altri elementi di precarietà che, secondo una relazione a cura della Conferenza permanente distrettuale, organo collegiale composto dai vertici degli uffici giudiziari e dai dirigenti amministrativi, sussisterebbero già a partire dal 2016.