“L’annuncio del ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, relativo al piano di assunzioni che, nelle intenzioni, dovrebbe tradursi in 100 mila nuovi posti di lavoro all’anno fino al 2025, non può che fare sperare in un futuro migliore per gli uffici che necessitano di nuovo personale per continuare a garantire alla collettività prestazioni di alta qualità”: con queste parole Alfonso Farruggia, segretario generale della UILPA Sicilia, commenta le dichiarazioni dell’esponente del governo guidato da Mario Draghi.
“Il ministro – afferma il sindacalista – ha sottolineato l’importanza delle persone quale motore della ripartenza: occorre aggiungere che, nel tempo, sono stati proprio i dipendenti pubblici a trainare il Paese, con la loro dedizione quotidiana, il loro impegno e la loro indiscussa professionalità”.
“Qualità delle quali i lavoratori hanno offerto prova ancora di più, se possibile, durante l’emergenza sanitaria – sottolinea – manifestando un attaccamento al servizio che va ben oltre la diffusa cultura del cosiddetto posto fisso”.
“Non dimentichiamo – aggiunge – che in ripetute occasioni, durante la fase dello smart working, i lavoratori non hanno esitato, pur di erogare servizi di alta qualità, a mettere a disposizione i propri mezzi operando da remoto”.
“Il Piano di Rilancio – specifica il segretario – richiederà un impegno sempre maggiore da parte del pubblico impiego”.
“Ecco perchè in regioni come la Sicilia – continua – sarà di fondamentale importanza l’assunzione di nuovo personale, soprattutto in amministrazioni dove il blocco del turn over è già stato causa di disagi non imputabili ai dipendenti”.
“Nel corso degli anni, a causa dello svuotamento degli organici per via dei pensionamenti – spiega l’esponente sindacale – e dell’assenza di un’adeguata politica di ricambio del personale, molte professionalità indispensabili sono venute meno nell’economia complessiva della pubblica amministrazione: il loro recupero appare ormai impossibile, poichè i nuovi assunti, al netto di un’adeguata formazione, non potranno colmare le lacune esistenti, e non certo per colpa loro”.
“Alla luce di questo dato oggettivo – prosegue – occorre voltare pagina e fare tesoro degli errori ad oggi commessi, immettendo laddove occorre e con immediatezza, unità di personale che possano affiancare i nuovi assunti prima di andare in pensione”.
“Un’operazione indispensabile – chiarisce il segretario generale – per trasmettere un patrimonio prezioso di conoscenze di tipo tecnico e amministrativo maturate nel tempo”.
La UILPA Sicilia analizza inoltre i numeri relativi alle potenziali assunzioni nel territorio regionale.
“In Sicilia, fino ad oggi – spiega ancora Alfonso Farruggia – nessun concorso pubblico si è rivelato risolutivo rispetto alle necessità legate alla carenza di organico: ci preoccupano, ancora una volta, i numeri dei nuovi assunti e pertanto sollecitiamo la politica a prestare massima attenzione alle istanze dell’isola, dove una pubblica amministrazione efficiente non è solo sinonimo di ulteriori risorse occupazionali, ma anche di contrasto, in taluni casi, alle attività illecite”.
Infine, secondo l’esponente sindacale, rimangono sul tavolo alcune questioni focali ancora irrisolte: tra esse, il fenomeno dello stress lavoro correlato – una delle priorità nell’agenda sindacale della UILPA – che affligge molti dipendenti pubblici gravati da carichi troppo pesanti rispetto alle loro oggettive possibilità.
“Le assunzioni da sole non bastano – conclude – e il nuovo piano dovrà tenere conto, in primis, della necessità di garantire condizioni di lavoro compatibili con il benessere e la serenità dei quali tutti i lavoratori hanno bisogno per svolgere al meglio i propri compiti”.