Il Tar di Trento respinge il ricorso contro un provvedimento disciplinare nei confronti di un dipendente pubblico, allontanatosi per pochi minuti dal suo posto di lavoro

La pausà caffè "non è un diritto costituzionalmente garantito e non è decorosa soprattutto all’inizio del turno". Queste le motivazioni della sentenza del Tar di Trento che ha respinto il ricorso di un provvedimento disciplinare preso dalla questura locale nei confronti di un poliziotto che si era allontanato per alcuni minuti dal suo posto di lavoro per prelevare un caffè e una bottiglietta d’acqua dal distributore automatico.

La sentenza ha stabilito che “il ritiro di acqua e caffè dal distributore automatico non appare certo l’esercizio di un diritto costituzionalmente garantito, ma solo un comportamento non conforme ai canoni di diligenza e scrupolo professionale”.

I giudici del Tar aggiungono poi che “ non sembra certo decoroso andare a prendere il caffè immediatamente ad inizio del turno quando si presume che una persona abbia già fatto colazione.

Ma la Cassazione...

Diversa l’opinione dei giudici della Cassazione che con la sentenza 4509/2012 avevano precisato che non solo la pausa caffè durante le ore di lavoro è consentita, ma è anche utile perché aiuta a recuperare le energie e dunque a migliorare le prestazioni a lavoro, purchè però sia di pochi minuti.

Per il momento comunque ai dipendenti pubblici trentini non rimane che fare il pieno di caffeina prima di arrivare al lavoro.

18/01/2013