"La Uil ha stilato una lunga lista di disservizi ma anche di emergenze che dovranno trovare una soluzione“
Nell'attesa del nuovo dirigente continuiamo a leccarci le ferite".
Sono queste le parole della Uil, sindacato che sostiene la polizia Penitenziaria.
"Vengono per così dire lasciate in eredità alla nuova dirigenza - si legge in una nota della Ull - che ci si auspica, possa apportare un barlume di speranza per i lavoratori della polizia penitenziaria sistematicamente attanagliati da condizioni di piena invivibilità della struttura e dei carichi di lavoro".
Ferie non godute e turni massacranti, il sindacato parla così. "Il pgamento arretrato delle spettanze relative al servizio di missione ferme a gennaio del 2020, gestione del Personale poco trasparente, mancanza di unità della polizia penitenziaria con conseguente razionalizzazione delle risorse umane disponibili in assenza di totale trattativa. Mancanza di fondi disponibili alla modernizzazione dei sistemi informatici e telematici, impianto di riscaldamento non funzionante da oltre 20 anni. Carenza dei servizi igienici funzionali e continue infiltrazioni, perdite di acqua presso i vari settori dell’istituto.
Servizio docce in camera per l’utenza mai realizzato costringendo il personale a carichi di lavoro inaccettabili, ma anche scarsa Igienizzazione e prevenzione sui posti di servizio e sui mezzi per le traduzioni in relazione all’emergenza in corso".
La Uil continua una lunga lista di disservizi, ma anche di grande emergenza. "Questa è solo una parte delle priorità che il nuovo dirigente insediatosi a breve ad Agrigento dovrà affrontare nell’immediato per cercare di fornire condizioni di utile sostegno al personale della polizia penitenziaria di Agrigento. Non per incredula posizione assunta ma noi della Uil Pa PP siamo convinti ancora una volta che questo istituto, oramai alla deriva totale ha bisogno di una attenzione particolare".