“E’ ora di avviare il percorso di crescita del nostro Paese e tra le numerose cose da affrontare c’è il tema del rinnovo dei contratti. Per farlo in modo dignitoso saranno necessarie ulteriori risorse da appostare nella prossima legge di bilancio, che assicurino a regime una cifra in linea con i rinnovi contrattuali di altre categorie di lavoratori”. Lo afferma in una nota il Segretario Generale della Uilpa Nicola Turco.
“Non dimentichiamoci – rimarca il Segretario Generale della Uilpa – che vanno ancora recuperati gli effetti economici derivanti dal salto di ben due tornate contrattuali e che l’ultimo contratto sottoscritto per le Funzioni Centrali ha avuto il solo scopo di rimettere in moto il meccanismo della contrattazione, che dovrà essere in questa circostanza straordinariamente potenziato, ma in termini economici non ha certamente soddisfatto le aspettative dei lavoratori”.
“I discorsi in tema di Innovazione, Digitalizzazione e massimo efficientamento della macchina pubblica, che recentemente abbiamo ascoltato con grande attenzione ed interesse, sono destinati a svuotarsi di ogni potenzialità se poi non si pone al centro dell’attenzione il lavoratore ovvero colui che deve essere il protagonista del nuovo scenario”, incalza Turco.
“Abbiamo dimostrato - nonostante alcune affermazioni ingenerose - che l’ossatura del Paese si è retta sull’impegno e sulla competenza di donne e uomini che hanno garantito alla collettività i servizi primari, definiti prima eroi ed oggi miseramente finiti nel dimenticatoio a testimonianza di come la gratitudine non sia più un sentimento che appartiene alla Politica”, dichiara il Segretario Generale della Uilpa.
“I lavoratori dipendenti sono prima di tutto cittadini di questo Paese, quelli su cui grava la maggiore entità del gettito IRPEF, trattenuto alla fonte e versato nelle casse dello Stato per far fronte alla spesa per i servizi di primaria importanza in favore di tutta la collettività”, evidenzia Turco sottolineando come “sia del tutto inaccettabile che il datore di lavoro pubblico non presti la dovuta attenzione ai propri dipendenti, lesinando da anni gli investimenti economici nei loro confronti”.
“Si tratta di una situazione paradossale”, osserva il Segretario Generale della Uilpa, “considerato che oggi nel nostro Paese è obiettivo prioritario favorire una più equa redistribuzione del reddito. Rinnovare i contratti significa infatti immettere nel circuito risorse fresche ed aumentare la capacità di spesa e la propensione al consumo dei singoli lavoratori, contribuendo in tal modo a rimettere in moto tante attività economiche, messe purtroppo a dura prova anche dall’emergenza epidemiologica”.
“Bisogna abbandonare una volta per tutte l’idea che il rinnovo dei contratti costituisca un costo per la collettività, esso invece non è altro che una misura economica di grande impatto, assolutamente necessaria se non vogliamo vedere aumentare ogni giorno che passa gli stock di merce invenduta, con gravi ripercussioni sulla sopravvivenza di tante aziende e sulla tenuta occupazionale delle stesse”, rappresenta Turco, il quale sottolinea anche come “in parallelo aumenterebbe il gettito fiscale da IRPEF e da IVA, da versare all’erario, per cui una parte dei soldi investiti con il rinnovo dei contratti rientrerebbe comunque nella disponibilità della Stato. Insomma, una ‘partita di giro’ di straordinaria efficacia”.
“È il momento in cui la Politica deve farsi carico di scelte condivise evitando qualsiasi azione divisiva che potrebbe precludere il percorso di crescita che serve al Paese. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”, conclude Turco.