Trecentoventiquattro ingressi all’INPS in Sicilia, distribuiti tra Palermo (83), Caltanissetta (19), Catania (98), Enna (20), Messina (32), Ragusa (12), Siracusa (18) e Trapani (42).

da giornalelora.it

Sono i numeri dei nuovi dipendenti presso l’Istituto, che hanno preso servizio nei giorni scorsi : si tratta, nello specifico, dei vincitori di un concorso pubblico assunti in qualità di consulente protezione sociale, area funzionale C, posizione economica C1.

Il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia Alfonso Farruggia ha incontrato il nuovo personale presso la sede provinciale dell’INPS di Palermo, in via Maggiore Pietro Toselli 28, insieme agli esponenti delle sigle Fp Cgil e Cisl Fp.

“Esprimo a nome del sindacato che rappresento – dichiara Farruggia – le mie felicitazioni per tutti coloro che sono entrati a fare parte dell’Istituto, tra le punte di diamante del sistema del welfare in Italia: nello specifico, la loro assunzione in Sicilia rappresenta una boccata d’ossigeno occupazionale in un territorio dove, purtroppo, sono in atto fenomeni quali la desertificazione produttiva e demografica e la fuga dei ragazzi verso altre mete lavorative”.

“Il piano di assunzioni che, tra il 2019 e il 2020 consentirà l’ingresso a 5 mila nuove unità – afferma Farruggia – rappresenta l’occasione per un ricambio generazionale poderoso, che dovrebbe essere preso come esempio da altre pubbliche amministrazioni dove l’età media dei dipendenti è ormai troppo elevata”.

E, ponendo l’accento sulla necessità di assumere nuovo personale per migliorare la qualità dei servizi e risolvere il problema della carenza di organico presente in molte amministrazioni, il segretario ha sottolineato anche il ruolo nevralgico svolto dal pubblico impiego in Italia e segnatamente in Sicilia.

“In un  momento così importante per i nuovi assunti – conclude – la UILPA non può certo dimenticare i colleghi che sono andati in pensione o che sono in procinto di farlo: a loro, i più sentiti ringraziamenti per lo spirito di abnegazione e i sacrifici che hanno consentito all’INPS il raggiungimento degli attuali, elevatissimi livelli che ne fanno una delle espressioni migliori della P.A. in Italia”.