Gentile Sig. Direttore Generale,

la scrivente O.S. è costretta a chiedere un Suo autorevole intervento in merito all’assenza di relazioni sindacali ed alle forti criticità gestionali ed organizzative esistenti presso la Direzione Regionale Sicilia.

Tali circostanze hanno costretto la UILPA, unitariamente ai lavoratori, ad attivare molteplici iniziative di denuncia e protesta auspicando in un “cambio verso” della Direzione della D.R. Sicilia e delle dipendenti strutture provinciali che, diversamente, restano arroccate in una autoreferenzialità tali che, salvo un Suo autorevole intervento, costringerà la Scrivente ad adire le competenti magistrature.

I fatti che si denunciano sono molteplici e di seguito, in sintesi, si riportano.

Criticità gestionali nei confronti dei lavoratori

Significativo dell’elevato indice di scorrettezza dell’operato della D.R. Sicilia e delle dipendenti strutture è la continua distorsione gestionale nell’applicazione delle norme contrattuali e legislative poste a tutela dei diritti dei lavoratori tale che, rimaste inascoltate le nostre istanze, la Scrivente si è vista costretta ad adire il risolutivo intervento della Direzione Centrale Risorse Umane e Organizzazione. Grazie, quindi, all’intervento con specifiche note della superiore Direzione centrale si è potuto ristabilire la corretta applicazione di varie norme che garantiscono, ad esempio, il diritto del lavoratore ad usufruire dei “Permessi per motivi personali e familiari” (art. 32 CCNL), dei “Permessi per visite mediche” (art. 35 CCNL) finanche dei “Permessi per gravi infermità” in relazione ai figli minori (art. 4 L.53/2000).

Alla luce di ciò appare opportuno ricordare che il dirigente pubblico è obbligato ad osservare tutte le norme che l’ordinamento giuridico prevede, anche quelle di natura contrattuale, così come è tenuto all’osservanza delle regole fondamentali di correttezza e buona fede nel rapporto di lavoro evitando comportamenti non appropriati anche per il rilevante ruolo che riveste nell’ambito pubblica amministrazione.

 

Relazioni sindacali inesistenti

C’è poco da dire in merito alle relazioni sindacali in Sicilia… sono inesistenti!

Probabilmente vengono viste dalla parte pubblica come un inutile orpello anche se, in realtà, i fatti inducono la Scrivente O.S. a supporre che siano evitate affinché l’autoreferenzialità e la scarsa trasparenza dell’operato amministrativo non emerga al di là dei “proclami” e delle dichiarazioni di “facciata” della Direzione Regionale.

Nei pochi casi in cui le relazioni sindacali hanno “partorito” tenui risultati, come recentemente l’accordo in materia di orario di lavoro presso la D.P di Agrigento, ecco che la parte pubblica unilateralmente ed immotivatamente lo distorce dimostrando la totale incapacità di gestire gli uffici senza disattendere le norme contrattuali. Il tutto anche in spregio ai fondamentali principi di responsabilità, correttezza, buona fede e trasparenza del sistema delle relazioni sindacali; determinando costante conflittualità.

“Alchimie” organizzative e gestionali delle attività e assenza di trasparenza Questo tema, purtroppo, trasversale in moltissime strutture dell’Agenzia, necessita senz’altro di specifici incontri di approfondimento finalizzati a trovare tempestive soluzioni.

Carichi di lavoro spropositati rispetto al personale in servizio; età media dei lavoratori elevata; diffuso stress lavoro correlato; assenza negli uffici di adeguato benessere organizzativo; elevati rischi professionali, ecc., tutte criticità che accompagnate dalla disattenzione della Parte pubblica determinano una situazione al limite del “collasso” e che ha costretto i lavoratori insieme alla scrivente UILPA a denunciare (ed effettuare proposte…) in partecipate assemblee ed in grandi manifestazioni nelle piazze cittadine.

Egregio Sig. Direttore Generale,

dobbiamo evidenziarLe che con le suddette iniziative sindacali i lavoratori hanno ricevuto maggiore solidarietà dai cittadini (tradizionalmente non “amanti” la nostra attività istituzionale) che dal proprio datore di lavoro che, in Sicilia, si è limitato ad intervenire successivamente solo con un comunicato stampa per dichiarare/giustificare qualcosa del tipo “tutto va bene, madama la marchese!”; sottolineando, solo, che la direzione avrebbe portato “l’attività di accertamento” ad un elevato indice di qualità (meno controlli più riscossione).

Anche in questo caso, però, preme segnalare l’assenza di attenzione nel non aver sottolineato che la qualità di un buon lavoro di un’organizzazione non è di sola pertinenza della direzione ma va condiviso apprezzando soprattutto la professionalità e l’impegno dei lavoratori che lo hanno raggiunto né è da trascurare, per contro, la parziale infondatezza dell’affermazione della Direzione in quanto non tiene in debito conto che, in alcune aree controllo delle DD.PP., viene, per le vie brevi, imposto di non consuntivare nelle procedure di monitoraggio numerosi “accertamenti negativi” così da far emergere un indice di qualità degli accertamenti superiore rispetto al dato reale e determina un sovraccarico per i lavoratori chiamati ad un ulteriore surplus per raggiungere uno degli obiettivi qualitativi assegnati ai direttori.

È per tutti questi motivi che questa O.S. Le chiede un autorevole quanto tangibile intervento.

L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

 

Il Coordinatore Nazionale
Renato Cavallaro

 
   


Roma, 20 marzo 2019