Di Adriana Aronadio e Anna Tarantino

Abbiamo partecipato all’evento che si è svolto nell’Aula Magna dell’Educandato Statale Maria Adelaide di Corso Calatafimi 86 a Palermo, per conto dello Sportello di Ascolto sullo Stalking della UIL Sicilia, con sede a Palermo in via Enrico Albanese 92/A.

Nell’ambito del seminario, i relatori che si sono susseguiti hanno fatto il punto sulla legge sullo stalking e sul gravissimo fenomeno del femminicidio.
Hanno preso parte all’evento:

- Maria Grazia Patronaggio delle Onde Onlus
- Rosaria Maida Vicequestore aggiunto
- Elvira Rotigliano Avvocata
- Annamaria Picozzi Magistrata,
- Mavì Tumminello Presidente Emily Palermo
- Alessandra Siragusa, parlamentare

- Fabio Granata, parlamentare
- Milena Gentile modererà l’incontro.

Nell’ambito del dibattito sono emersi dati veramente toccanti. In prima istanza, è da sfatare il luogo comune che le vittime siano per lo più giovani donne. Più della metà hanno infatti più di 40 anni.

Per quanto riguarda le percentuali relative ai cosiddetti ''femminicidi del possesso'', che conseguono cioè generalmente alla decisione della vittima di uscire da una relazione di coppia, si è evidenziato che:

  • Nel 47% dei casi ad uccidere è l’ex partner, in genere entro i 90 giorni dalla chiusura della relazione.
  • Il 22,4% nel primo mese e il 24,8% tra il primo e il terzo mese (Fonte ANSA, 21.12.2012).


Il problema è prima di tutto culturale e non solo repressivo o patologico. E’ diffusa ancora, soprattutto nel sud Italia, l’idea che la donna sia di “proprietà” del proprio uomo. Rompendo la relazione, si rompe un vincolo indissolubile, secondo l’immaginario del maschio-padrone.

Ad aggravare ulteriormente un tale scenario interviene la mancata ratifica della Convenzione di Istambul dell'11 maggio del 2011, contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, firmata dalla Fornero solo a settembre 2012. Ciò evidenzia uno scarso interesse anche della Ministra nei confronti di una tematica sociale così aberrante per l’intero Paese.