PALERMO – Una lettera al direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Pasquale Stellacci per sollecitare l’individuazione di soluzioni immediate ai disagi dei lavoratori, gravati da carichi e ritmi di lavoro divenuti insostenibili. A siglarla è il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia Alfonso Farruggia, nella foto, che definisce da “codice rosso” la condizione lavorativa negli uffici dell’Agenzia delle Entrate in Sicilia. “Da troppo tempo ormai – spiega – il sindacato riceve lamentele e sollecitazioni dai dipendenti dell’Agenzia, sui quali incombono lo spettro dello stress lavoro correlato e le patologie ad esso collegate”.
Un fenomeno che l’organizzazione sindacale è impegnata a contrastare attraverso una campagna di sensibilizzazione della collettività che, tra video e azioni mediatiche, mira a informare sui rischi dello stress estremo in ambito lavorativo. “Però – si legge nella lettera di Farruggia a Stellacci – è sul direttore regionale che grava la responsabilità morale di vigilare sul benessere dei lavoratori, oggi più che mai minacciati da stati di angoscia, dal timore di non espletare al meglio i propri compiti istituzionali e da disagi psico- emotivi in crescita esponenziale”. Un malessere al quale la Uil Pubblica Amministrazione ha dato voce di recente sia a Messina, dove è stato proclamato lo stato di agitazione del personale con la programmazione di tre giorni di assemblee che a Catania, dove si è tenuta un’azione di volantinaggio volta a informare l’utenza sulle ragioni della carenza di personale negli uffici pubblici.Sono tre i fattori principali che, secondo la sigla sindacale, genererebbero lo stress lavoro correlato: l’aumento dell’età media che condiziona necessariamente i target di produttività e che non può essere sottovalutato, l’assenza di turn over di personale assegnato agli uffici territoriali e la diminuzione di organico dovuta ai pensionamenti. Nello specifico, secondo le previsioni della UILPA Sicilia, il prossimo esodo svuoterà ulteriormente gli uffici, una scadenza ormai prossima che richiede soluzioni urgenti.
“A un quadro già drammatico – aggiunge Farruggia – si aggiunge un ulteriore elemento peggiorativo, ovvero la totale interruzione di dialogo tra i dipendenti e la dirigenza, impegnata nel raggiungimento degli obiettivi assegnati: più volte la UILPA ha cercato di individuare soluzioni condivise, ma dall’altra parte abbiamo registrato soltanto silenzio, indifferenza e indisponibilità al confronto. Se – conclude – non vi saranno segnali di apertura il sindacato, che rimane comunque disponibile al recupero del dialogo, scenderà in campo in primis attraverso le assemblee in tutte le direzioni provinciali della Sicilia ; laddove non fossero bastevoli, indiremo per il prossimo mese di gennaio una manifestazione di protesta coinvolgendo tutti i lavoratori: chiediamo un incontro, alla presenza di tutti i coordinatori provinciali della UILPA Sicilia dell’Agenzia delle Entrate, per ripristinare relazioni sindacali corrette mirate al benessere dei lavoratori”.