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da palermotoday.it

“Pur prendendo atto della necessità di contenere i costi secondo le disposizioni vigenti in materia di spending review, la Uil Pubblica Amministrazione di Palermo ribadisce il proprio no al trasferimento delle Commissioni tributarie, regionale e provinciale, presso i locali di via Titina De Filippo 21”: è quanto si legge in una nota della sigla, che ha partecipato alla riunione, svoltasi lo scorso 27 novembre, indetta dalla Camera degli Avvocati Tributaristi, dall’Associazione Magistrati Tributari e dai consigli degli Ordini degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti.

L’organizzazione sindacale, rappresentata dalla coordinatrice provinciale Uilpa – Ministero dell’ Economia e delle Finanze Anna Tarantino, ha spiegato che la propria posizione contraria è determinata dai disagi che, a seguito del trasferimento delle attività degli uffici in un’area decentrata della città, potrebbero derivare sia per il personale che per l’utenza, costituita non soltanto da professionisti ma anche da privati cittadini che provengono sia dalla provincia di Palermo che dalla Sicilia occidentale, in considerazione della competenza territoriale delle due Commissioni. Nel corso della riunione è emersa da più parti la preoccupazione per i rischi legati alla sicurezza del personale amministrativo e giudiziario per via della scelta di individuare i nuovi uffici in una strada secondaria e ristretta, già altamente congestionata dal traffico di mezzi pesanti che accedono alle diverse attività commerciali della grande distribuzione presenti nelle vicinanze.

Un’ulteriore preoccupazione riguarda i disagi dei collegamenti poiché la zona non è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici; la circolazione stradale, inoltre, verrebbe ulteriormente ostacolata dalla presenza dei due nuovi uffici. Secondo la coordinatrice Tarantino, una simile situazione potrebbe comportare fenomeni di stress lavoro-correlato per il personale amministrativo, imputabili alla tipologia dei locali, costruiti per uso commerciale, contrassegnati da molte stanze esposte in zone interne e da scarsa luce naturale, vista la loro collocazione al pianterreno di due edifici di diversi piani, destinati a civile abitazione. Secondo il sindacato, che auspica una soluzione alternativa da parte dei vertici del Mef, il trasferimento delle due Commissioni in via Titina De Filippo, rischierebbe altresì di appesantire ulteriormente le condizioni di lavoro per i dipendenti dei due uffici, già da tempo sotto dotazione organica, anche alla luce del fatto che circa la metà dei locali, da destinare verosimilmente ad archivio, si trova al piano – 1 e non risulta che, attualmente, vi siano ascensori o montacarichi per accedervi.

marianna