La difesa del pubblico impiego attraverso il presidio costante dei luoghi di lavoro, il rilancio della contrattazione e la valorizzazione del ruolo delle RSU. Questi gli impegni assunti dalla Uil Pubblica Amministrazione palermitana e siciliana nel corso dei due congressi, provinciale e regionale, tenutisi ieri presso l’ex Noviziato dei Crociferi, che hanno rieletto all’unanimità il segretario generale uscente Alfonso Farruggia, riconfermato alla guida del sindacato in entrambi i ruoli. I lavori , presieduti dal segretario generale della Uil Sicilia Claudio Barone, si sono svolti alla presenza, tra gli altri, di Nicola Turco e Maria Grazia Gramaglia, rispettivamente segretario generale e segretaria nazionale della UILPA.
A eleggere Farruggia e i componenti delle due segreterie che rimarranno in carica per i prossimi quattro anni, centoventi delegati provenienti da tutta la Sicilia, espressione delle varie categorie di lavoratori rappresentate dalla Uil Pubblica Amministrazione: ministeriali, dipendenti dell’INPS e dell’INAIL, dell’Agenzia delle Entrate, delle Dogane e dei Monopoli, Polizia Penitenziaria, ANAS e Vigili del Fuoco.
I due congressi sono stati aperti a tutti i lavoratori sotto forma di assemblea e hanno registrato una forte presenza : oltre trecento partecipanti, tra delegati e dipendenti delle varie pubbliche amministrazioni. Ad affiancare Farruggia nella segreteria provinciale di Palermo saranno Enrico Sanzo, Giovanni Di Pisa, Antonio Borzilleri, Fortunato Conti, Luisella Lionti eClaudio Sucato; i ruoli di tesoriere e presidente territoriale saranno ricoperti, rispettivamente, da Giuseppe Filippone e Riccardo Lanzalaco. La segreteria regionale eletta, invece, risulta composta da Pasqua Di Mario, Armando Algozzino, Andrea Mangraviti e Domenico Saporito; in qualità di tesoriere e presidente regionale sono stati rispettivamente eletti Paolo Scimitto ed Enzo Di Pasquale. Tra le priorità annunciate dai due organismi, la valorizzazione della professionalità in chiave meritocratica dei dipendenti pubblici e il superamento definitivo della legge Brunetta, giudicata nefasta dal sindacato, a seguito della sottoscrizione definitva del nuovo contratto avvenuta a gennaio.