Al Centro del congresso, le condizioni di lavoro presso la casa circondariale Petrusa
La Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria di Agrigento ha celebrato il congresso provinciale di categoria e riconfermato Calogero Speziale in qualità di segretario.
I lavori si sono svolti presso la sede della segreteria provinciale della Uil e sono stati presieduti da Linda Bellia, segretaria generale della Uil Pubblica Amministrazione di Agrigento.
“È un riconoscimento del lavoro svolto negli ultimi quattro anni – commenta Speziale, che nella relazione congressuale ha sottolineato le problematiche della categoria in provincia di Agrigento – e che porteremo avanti nel prossimo quadriennio: ci attendiamo ora una maggiore intesa sull’organizzazione del lavoro nelle trattative sindacali con l’amministrazione penitenziaria, a partire dalla razionalizzazione di tutte le risorse di Polizia Penitenziaria in servizio presso la casa circondariale Petrusa”.
A proposito di quest’ultima, Speziale ha ricordato come da tempo il sindacato denunci le condizioni precarie della struttura ormai vetusta che reca, a venticinque anni dall’apertura, i segni del tempo.
“Più volte, anche attraverso la stampa – spiega l’esponente sindacale – abbiamo acceso i riflettori sulla necessità di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio, privo di riscaldamenti e dotato di un’impiantistica elettrica da rifare”.
“Nulla è stato riparato, ad eccezione del tetto,interessato da piccoli interventi di ripristino – continua – ed è facile comprendere il disagio che si sperimenta nel lavorare in simili condizioni”.
Un disagio che, purtroppo, non è il solo riscontrato dagli operatori, costretti ogni giorno a fare i conti con la chiusura e l’abbattimento del Ponte Petrusa che ha comportato innumerevoli problemi a tutto il sistema operativo: dall’ottobre 2016, infatti, il trasferimento dei detenuti è diventato estremamente difficoltoso, così come raggiungere il posto di lavoro.
Durante il corso del congresso è stato affrontato anche il tema della storica carenza della dotazione organica.
“Con il decreto Madia – spiega ancora Speziale – la situazione è peggiorata, perché il sotto organico è stato messo a nudo rispetto alle esigenze di copertura dei posti di servizio e all’operatività del personale: noi della Uil Polizia Penitenziaria, di certo, non abbiamo mai mancato di incalzare l’amministrazione del carcere per ottenere un impiego idoneo delle risorse umane”.
Linda Bellia, anche nella qualità di segretaria confederale, si è impegnata a intervenire nei confronti dei responsabili della struttura penitenziaria di Agrigento a tutti i livelli, perché, come spiega, “il silenzio delle istituzioni preposte alla soluzione dei problemi è inaccettabile”.
“La vicinanza della segretaria Bellia e del segretario generale della Uil di Agrigento Gero Acquistoalla categoria – conclude Speziale – è una garanzia di impegno nella risoluzione delle problematiche ancora in atto”.