da trapaniok.it
Sappe, Sinappe, Osapp, Uilpa, Cnpp, Cisl-Fns, Uspp e Fp – Cgil non parteciperanno ai festeggiamenti in occasione del Bicentenario della Fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria che si terranno negli Istituti Penitenziari siciliani.
A darne notizia sono le stesse organizzazioni sindacali che spiegano attraverso i segretari Calogero Navarra, Nicolò Lauricella, Rosario Di Prima, Gioacchino Veneziano, Letterio Italiano, Domenico Ballotta, Francesco D’Antoni e Paolo Anzaldi le motivazioni legate alla mancata partecipazione.
“Non vi è alcun motivo per festeggiare –si legge in una nota siglata dagli gli esponenti delle sigle sindacali – semmai la ricorrenza deve indurre a riflettere sul futuro del Corpo e sul malessere generale che vive il personale giornalmente, e che spesso si traduce in gesti disperati ed estremi”.
Il riferimento riguarda gli ultimi due episodi verificatisi a Palermo e a Prato, che hanno visto protagonisti due poliziotti penitenziari che si sono tolti la vita a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro.
“Ogni giorno – si legge ancora –si registrano, nelle carceri italiane, gravissimi eventi critici che vedono spesso soccombere i poliziotti penitenziari, sempre più soli e privi di strumenti di difesa”.
Per accendere i riflettori sui disagi in atto, i sindacati hanno indetto una manifestazione di protesta che si terrà domani, martedì 19 settembre in piazza Montecitorio, a Roma; l’iniziativa si svolgerà a partire dalle 9:00, in concomitanza con la cerimonia celebrativa del Corpo.
“Tutte le sigle – commentano , rispettivamente segretario nazionale e regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria – hanno assunto una posizione netta in merito alle ultime vicende e anche la decisione di non prendere parte ai festeggiamenti esprime coesione, in Sicilia come nel resto d’Italia”.
Tra le richieste che la Uilpa e le altre sigle avanzeranno nel corso della manifestazione sindacale, figurano anche un adeguato piano di nuove assunzioni, maggiori risorse per il rinnovo contrattuale e la rimodulazione del provvedimento relativo al riordino delle carriere.