Quattro mesi dopo la firma definitiva della Spending Review arrivano i primi dati sull’esubero dipendenti pubblici, almeno per quel che riguarda i lavoratori dello stato. Ma si tratta soltanto dei primi dati, il primo step, c’è ancora molto da fare e molto da tagliare.
La cifra recentemente annunciata dal Governo è di 4.028 dipendenti statali in eccesso, ma questo non significa che gli altri, i dipendenti pubblici in generale possono essere tranquilli perché ce ne sono molti che non conoscono ancora i proprio destino, causa l’esubero dipendenti pubblici.
Inizialmente si parlava di 6.000 lavoratori, nell’esubero dipendenti pubblici, e questa cifra, se paragonata con i 4.000 di cui parlavamo prima, potrebbe indicare una diminuzione rispetto ai dati iniziali ma non è così perché questi dati, i 4.028 dipendenti statali in esubero dipendenti pubblici, corrispondono soltanto ad una parte delle amministrazioni e, in aggiunta, del personale “non dirigente”.

La legge di stabilità approvata pochi mesi fa dal governo monti prevede un taglio del 20 % dei dirigenti e del 10 % dei dipendenti statali. Questo significa in poche parole dare l’addio a circa 24mila lavoratori in totale, sugli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici.
Per tanto, la cifra di esubero dipendenti pubblici data in questi giorni crescerà, e non poco. Una prima stima rileva a 487 le unità superflue nel personale dirigente, una cifra che già incrementa la portata del restyling ma che, però, è tutto fuorché definitiva.

Il governo Monti intende risparmiare fino a 392 milioni di euro con le manovre per l’esubero dipendenti pubblici. A questi bisogna aggiungere altri 50 milioni per l’esubero dipendenti pubblici dirigenti.
Se inoltre teniamo presente che nei conteggi di esubero dipendenti pubblici non sono ancora stati conteggiate le persone che lavorano presso i Ministeri Interni, Esteri e Giuistizia, né i dipendenti dell’INPS, INPDAP e le Forze Armate, le cifra saliranno molto di più.

Il consulente del Consiglio dei Ministri e capo Dipartimento della Funzione pubblica, Antonio Naddeo, ha affermato che “abbiamo calcolato che una buona parte di questi 4.028 dipendenti andrà in pensione o in pre-pensionamento con i requisiti pre-Riforma Fornero….Non trascuriamo il fatto che questa prima stima comprende solo cinquanta amministrazioni, con 95.000 dipendenti, e mancano all’appello vari ministeri. Le riduzioni sulle cinquanta amministrazioni prese, per ora in esame, dovrebbero portare circa 400 milioni di euro di risparmio”.

Fonte: Leggioggi, Il sussidiario.net 04.01.2013

Roberta Buscherini