Si è svolta oggi l’assemblea indetta dalla UIL-PA, UIL-FLP e dalla CGIL del Pubblico Impiego, presso l’Oratorio Don Orione di Palermo, in vista dello sciopero proclamato dalle stesse sigle sindacali il prossimo 28 settembre.

Ai lavori hanno partecipato oltre al Segretario Generale della UIL-PA di Palermo Alfonso Farruggia il Segretario Nazionale UIL-PA Enrico Ponti ed il Segretario Nazionale della CGIL- FP Rossetti.

Lo slogan scelto per le locandine da affiggere nei luoghi di lavoro AGD (ABBIAMO GIA’ DATO) esprime sinteticamente quanto subito dai lavoratori pubblici a causa dei tagli effettuati negli ultimi anni dal Governo Berlusconi e successivamente dal Governo Monti.

I provvedimenti degli ultimi mesi, come la Legge Brunetta e il Decreto Legge sulla spending review per citare solo alcuni esempi, rappresentano, dunque, il culmine di un lungo periodo in cui numerosi sono stati gli attacchi al pubblico impiego e pesanti i tagli effettuati sulle retribuzioni, sugli organici, sul sistema di contrattazione che ha visto, nel corso di questi anni, diminuire sempre di più i suoi spazi di intervento.

Per non parlare della massiccia campagna mediatica attraverso la quale il “dipendente pubblico” è stato dipinto come un fannullone, un assenteista privo di qualsiasi coscienza morale, approfittatore di privilegi concessi al suo status, colpevole principale dell’inefficienza della Pubblica Amministrazione.

intervento di Enrico Ponti

I continui attacchi ai lavoratori, ai loro diritti conquistati con anni di lotta sindacale, hanno avuto in questi anni l’obiettivo preciso di delegittimare la Pubblica Amministrazione e il ruolo degli organismi sindacali, spingendo i dipendenti a perdere fiducia nella loro tutela. Dietro a questa strategia demolitrice si nasconde, invece, il reale timore che le Rappresentanze Sindacali possano, ovviamente, impedire al potere politico di gestire la “cosa pubblica” senza nessuna forma di controllo. Prova ne è il fatto che si interviene solo sui lavoratori del pubblico impiego, senza toccare minimamente il costo, estremamente ingente, del funzionamento politico dei Ministeri e degli altri organi istituzionali elettivi.

La UIL ha sempre fortemente respinto questa visione del pubblico dipendente, ritenuto dal governo quasi un "parassita" della società, ritenendola denigratoria e pretestuosa. Quello stesso Governo, tra l'altro, che brinda ad ostriche e champagne nei migliori ristoranti di Roma!!! E contro una tale campagna mediatica la UIL ha messo in campo tutta una serie di azioni di protesta e di lotta sia in ambito nazionale che locale.

Lo sciopero del prossimo 28 settembre deve, quindi, intercettare questi segnali al fine di fermare questo Governo che "decide" e poi "comunica".

Lo strumento della protesta resta l'unico mezzo attraverso il quale il lavoratore e il cittadino possono esprimere il proprio pensiero, la propria opinione, possono, DIRE NO.