Oggi presso la Direzione Provinciale di Palermo si è tenuto un incontro con all’ordine del giorno: “Criteri da utilizzare per la mobilità del personale in caso di chiusura dell’Ufficio Territoriale di Bagheria”. Definire sconcertante quanto abbiamo assistito oggi, nel corso della riunione sindacale, è un eufemismo. Una dirigenza, quella regionale, pronta, nel corso della riunione del 1 settembre u.s., a mettere in bella mostra la lettera di rinuncia, da parte della proprietà dei locali dell’UT di Bagheria al canone d’affitto stabilito dal Demanio. Al contrario, oggi, la dirigenza della Direzione Provinciale prova, invano, a tenerci all’oscuro della lettera che la stessa proprietà dei locali di via B. Marcello, ha inviato il 16.09.2016 con la quale manifestava una chiara intenzione ad accettare l’importo congruito dall’Ente Demaniale. Di conseguenza, l’inevitabile: il capo delegazione trattante della UIL PA, Alfonso Farruggia, abbandona il tavolo e, ritirando pure la compagine, RSU in quota UIL. Se pensavano che rimanevamo lì a farci prendere in giro si sono sbagliati di grosso.
Se immaginavano che avremmo assistito inermi al gioco delle tre carte dove gli unici a perdere sono cittadini di Bagheria e dintorni e lavoratori è evidente che non hanno le idee chiare su di noi. Noi, invece, le abbiamo molto limpide e non crediamo minimamente al rimpallo di responsabilità tra Direzione Regionale e Direzione Provinciale. Inimmaginabile che la dirigenza regionale abbia tenuto all’oscuro il direttore provinciale della lettera della società. Altrettanto chiaro che il direttore provinciale fosse al corrente dell’accaduto ma che l’unico pensiero era quello di chiudere l’accordo sulla mobilità. Serviva il totem da portare in Via K. Roentgen. Un totem fatto di pelle, di carne, di essere umani e di famiglie allo sbando e, soprattutto, senza conoscerne i veri motivi.
Evidentemente necessita alzare la posta e noi siamo pronti a farlo. I nostri prossimi passi vanno nella direzione del Prefetto, al quale, insieme alla Camera Sindacale, rappresenteremo la vicenda. Gireremo la questione al Coordinamento Nazionale UIL PA Entrate e, soprattutto, metteremo il tutto all’attenzione della Segreteria Nazionale della UIL PA. Gli unici criteri che noi conosciamo sono: libera scelta del personale sulla destinazione da scegliere e, conseguentemente, da soddisfare. Chiarezza d’obbligo e rispetto dovuto. Vi terremo informati.
Palermo 19.09.2016
Il Coordinatore Regionale
Giovanni Di Pisa