Altrimenti, a gennaio, porteremo il carbone al governo

Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha partecipato al Consiglio confederale della Uil Piemonte. Intervistato a margine dell'iniziativa, si è soffermato sui temi connessi alla legge di stabilità ed è anche ritornato, con una battuta, sulla recente e nota vicenda bancaria.

"Siamo ancora in zona Cesarini per apportare modifiche alla legge di stabilità: il Governo deve  trovare le risorse per i contratti pubblici - ha detto Barbagallo - e aprire la discussione sulla flessibilità in uscita, altrimenti non c'è lavoro per i giovani. Quest'ultimo punto rischia di rappresentare il vero fallimento dell'Esecutivo: la disoccupazione è a livelli altissimi e i nostri giovani ricercatori continuano a emigrare all'estero. La crisi è ancora in atto e i timidi segnali di ripresa sono dovuti, soprattutto, a congiunture internazionali o alle decisioni della BCE. Vediamo - ha proseguito il leader della Uil - se il Governo riesce a trasformare in fatti concreti la contrarietà espressa sulla politica di austerità europea. E per far ciò occorrono investimenti pubblici e privati. Bisogna, inoltre, attuare la semplificazione e fare innovazione tecnologica, piuttosto che vendere i gioielli di famiglia.

Noi siamo pronti a fare la nostra parte per agevolare insediamenti produttivi e creare così nuova occupazione: siamo disponibili a fare accordi, a tempo determinato, di flessibilità in entrata su salario, orario e condizioni di lavoro.

Ebbene - ha concluso Barbagallo - se non si utilizza quest'ultimo periodo per cambiare verso, a gennaio porteremo il carbone al Governo".

Il leader della Uil, infine, ha risposto con una battuta alla domanda sulla recente vicenda bancaria: "Su economia, banche e risparmi, non si può andare per....boschi, perché si rischia di raccogliere funghi velenosi".

Torino, 14 dicembre 2015